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Covid 19

No, i morti Covid non sono sovrastimati. ISS: “Impatto virus più ampio di quanto possiamo valutare”

Graziano Onder, geriatra dell’Istituto Superiore di Sanità: “L’impatto della pandemia sui decessi nel nostro Paese è stato anche più ampio di quanto possiamo valutare”.
A cura di Davide Falcioni
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Dall'inizio della pandemia in Italia il Covid ha causato la morte di oltre 161mila persone, e la media giornaliera dei decessi continua ad essere piuttosto elevata e preoccupante. Ma perché sta accadendo? Come mai la letalità del virus nel nostro Paese sembra essere più alta rispetto ad altre nazioni europee? È una delle domande ricorrenti degli ultimi mesi e la risposta è tutt'altro che semplice. "Ogni Paese europeo conteggia i dati legati ai decessi per Covid in maniera differente e dunque non è possibile fare un confronto statistico. Analizzando i dati giornalieri sulle cartelle cliniche dei decessi per via del virus che arrivano all'Istituto Superiore di Sanità e le schede di decesso compilare dai medici, però, è emersa una sovrastima di circa il 10% delle morti per Covid", ha dichiarato a LaPresse il professor Graziano Onder, dell'Istituto Superiore di Sanità. "In 9 casi su 10 – precisa Onder – il Covid viene indicato come causa principale della morte sulla scheda di decesso, mentre in un caso su 10 viene indicato il Covid con una o più concause". Questa tendenza, precisa il geriatra, non è nuova ma è stata segnalata dall'Iss fin dai monitoraggio effettuato nel luglio del 2020.

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La possibile sovrastima dei decessi, tuttavia, viene compensata dai numerosi casi di morti legati al Covid nelle primissime fasi della pandemia. "In marzo, aprile e maggio 2020 non venivano fatti i tamponi a tutti i casi sospetti, dunque è possibile che alcuni decessi legati al virus non siano stati registrati". Più in generale, in questi due anni "il Sistema sanitario, congestionato per il Covid, non è stato in grado di assistere tempestivamente alcuni pazienti affetti da patologie importanti come tumori, cardiopatie, ictus, che poi sono decedute. L'impatto della pandemia sui decessi nel nostro Paese, dunque, è stato anche più ampio di quanto possiamo valutare", conclude Onder. Insomma, i decessi comunicati dalle autorità non sono veramente sovrastimati, bensì il contrario: è assai probabile che migliaia di morti causati dal virus soprattutto nei primi concitati mesi siano sfuggiti del tutto a qualsiasi monitoraggio semplicemente perché si trattava spesso di persone che non si sottoponevano a un tampone e, talvolta, non facevano neppure in tempo a raggiungere un ospedale.

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