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Morto ustionato in azienda, il titolare non ha chiamato i soccorsi: “Dì che ti sei fatto male a casa”

La procura di Venezia sta indagando sulla morte di Arben Salliu, l’operaio 57enne morto in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto a Campania Lupia. Il titolare dell’azienda avrebbe chiesto all’uomo di raccontare di un incidente domestico insabbiando così l’accaduto.
A cura di Chiara Ammendola
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Arben Salliu
Arben Salliu

Lo scorso 4 aprile Arben Salliu non stava svolgendo le sue consuete mansioni come addetto alla piegatura dei metalli, ma, nella sede di Campania Lupia della Fer Service srl, stava svolgendo dei lavori di saldatura. Ed è durante il pomeriggio, per motivi ancora da chiarire, che è avvenuto l'incidente che lo ha ucciso: mentre stava eseguendo delle saldature, il 57enne originario di Tirana, in Albania, ma residente da anni a Cantarana, frazione di Cona, è rimasto gravemente ustionato.

Le ferite si sono rivelate subito serie tanto da richiedere l'intervento dei soccorritori, ma nella sede veneta dell'azienda bergamasca gli operatori del 118 non sono mai arrivati. Secondo quanto denunciato dalla moglie Mira e dalla figlia di Arben, che è poi morto il giorno successivo, il 5 aprile, a causa proprio di quelle ustioni che gli hanno provocato un arresto cardiaco, l'uomo in ospedale ci è andato sulle sue gambe, accompagnato da un collega.

Il titolare dell'azienda lo avrebbe infatti invitato a nascondere l'incidente suggerendogli di recarsi in ospedale da solo e, una volta lì, di raccontare di essersi fatto male a casa. Vittima quindi di un incidente domestico. Giunto all'ospedale di Piove di Sacco, Arben è stato ricoverato immediatamente, a causa delle condizioni critiche in cui è stato trovato, e trasferito d'urgenza al Centro Grandi Ustioni di Padova, dove è morto nella notte a causa di un arresto cardiaco.

La Procura della repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo d'indagine e ha iscritto il titolare della società per la quale Saliu lavorava nel registro degli indagati. Il 15 aprile è stata effettuata l'autopsia sul corpo dell'uomo, disposta dal pm a carico dell'inchiesta. Ora la moglie Mira che ha sentito al telefono Arben subito dopo l'incidente, chiede la verità. A difenderla l'avvocato Omar Bottaro.

La Cgil di Venezia ha accusato l'azienda di aver "nascosto" l'incidente mortale, del quale si è saputo soltanto dopo il periodo pasquale. La stessa azienda non ha mai effettuato alcuna comunicazione ufficiale sulle circostanze dell'incidente. Se necessario, ha sottolineato il segretario Daniele Giordano, il sindacato si costituirà parte civile.

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