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Morto dopo essere precipitato nel pozzo: la Procura di Trapani apre un’inchiesta

La Procura di Trapani ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo in relazione alla morte di Antonio Andriani, il manager pugliese precipitato nella notte tra sabato e domenica nel pozzo artesiano della villetta di Erice che aveva preso in affitto.
A cura di Davide Falcioni
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La Procura della Repubblica di Trapani ha aperto un fascicolo d'inchiesta per omicidio colposo in relazione alla morte di Antonio Andriani, il manager pugliese precipitato nella notte tra sabato e domenica nel pozzo artesiano della villetta di contrada Pegno, a Erice, che aveva preso in affitto da oltre un anno. L'uomo stava festeggiando il suo 40esimo compleanno insieme a parenti e amici. Il magistrato ha disposto solo una ricognizione del medico legale sulla salma e non l'autopsia come era emerso in un primo momento. Secondo le prime risultanze il decesso sarebbe stato causato dall'impatto contro le pareti del pozzo. L'uomo infatti presentava una profonda ferita alla testa. Oggi alle 17 a Molfetta, dove era nato, si terranno i funerali.

L'incidente che ha causato la morte del quarantenne è stato immortalato in un video: il contesto è quello di una normale festa, con musica ad alto volume e persone che ballano. A un certo punto Andriani sale sul coperchio del pozzo, che sporge di qualche decina di centimetri da terra, ed è coperto da una lastra di cemento. Ha in mano il cellulare e sta facendo una telefonata, mentre gli invitati gli ballano intorno. Il festeggiato interrompe la chiamata e comincia a saltare a ritmo di musica, ma proprio mentre si accinge a scendere la copertura cede e precipita nel pozzo profondo circa 25 metri.

È un attimo. Il clima di festa si tramuta in disperazione. Una ragazza si affaccia per guardare giù nel pozzo e lancia un grido terribile, poi altri chiedono l'intervento dei soccorritori. Sul posto, oltre ai carabinieri, si precipitano i sanitari del 118 e i Vigili del fuoco del vicino comando provinciale. Purtroppo ogni tentativo di recuperare la vittima ancora in vita  si rivela però inutile.

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Andreani, imprenditore 40enne, lo scorso anno aveva vinto la sua battaglia contro il cancro. Viveva a Trapani da sette anni ed era responsabile della Biosalus. Chi lo conosceva lo descrive come una persona piena di vita. Amava la musica,  era un fan di Renato Zero, artista che nel tempo libero amava imitare. Proprio un anno fa sul suo profilo Facebook aveva scritto. "Oggi festeggio la vita perché sì ho avuto paura ma ho combattuto con tutte le mie forze e lo racconto". Un anno dopo, il drammatico epilogo.

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