Morto di covid il dottor Davide Cordero. Scriveva: “Servono mascherine o trasmetteremo il virus”
Continua ad allungarsi la lista dei medici morti dopo aver contratto il coronavirus: tra i 162 che hanno perso la vita c'è anche il dottor Davide Cordero, 63 anni, medico anestesista torinese in servizio al Policlinico di Monza deceduto dopo aver contratto il covid. A darne notizia, questa mattina, sono stati i suoi colleghi e amici. Il medico si era ammalato all'inizio di aprile ed era stato ricoverato nello stesso ospedale dove aveva lavorato negli ultimi mesi: non appena aveva appreso di essere risultato positivo al tampone aveva avvisato i suoi vicini e il proprietario di casa, nella speranza di non aver contagiato anche loro.
Davide Cordero, anestesista, è stato uno dei fondatori storici del 118 in Piemonte oltre che uno dei capostipite del servizio di Elisoccorso: prese parte infatti alle prime missioni da Borgosesia negli anni ’90. Per diversi anni Cordero è stato il vicepresidente di Rinabow4Africa, l’ong piemontese oggi presieduta dal suo collega Paolo Narcisi che da anni si occupa di soccorrere i migranti che tentano di valicare il confine con la Francia, ma anche gli italiani in difficoltà economiche che non riescono a permettersi le cure di base.
Cordero è però intervenuto anche in scenari di guerra, ad esempio in Iraq e in Ruanda, sempre indossando le divise della Croce Rossa: stava attendendo di andare in pensione per poter tornare in Africa. Quando è scoppiata l’emergenza Covid ha continuato a lavorare al Policlinico di Monza impegnandosi per la sicurezza dei medici in prima linea nell’emergenza. “A oggi contiamo 60 morti. E se noi ci infettiamo possiamo spargere il virus. Non è solo per la nostra vita ma per il contagio che possiamo trasmettere. Non Fateci chiudere gli ambulatori. Comprateci le mascherine”, è una delle ultime petizioni on line che Cordero aveva condiviso, a inizio aprile, sulla sua pagina Facebook.