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Milena Santirocco ritratta il suo racconto: “Non sono stata rapita. Ho inventato tutto”

La 54enne scomparsa da Lanciano e ritrovata dopo una settimana in Campania inizialmente aveva affermato di essere stata rapita da due uomini. Durante l’interrogatorio con gli investigatori ha ritrattato tutto: “Ero disperata, volevo togliermi la vita”.
A cura di Antonio Palma
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Milena Santirocco
Milena Santirocco

Nuovo colpo di scena nella delicata vicenda di Milena Santirocco, la donna di 54 anni scomparsa da Lanciano, in Abruzzo, e ritrovata dopo una settimana questo weekend in Campania. Nel nuovo interrogatorio a cui è stata sottoposta nelle scorse ore, infatti, la donna ha ritrattato il precedente racconto che parlava di un rapimento, ammettendo di aver inventato tutto. La maestra di ballo abruzzese era stata riaccompagnata ieri in commissariato a Lanciano da Castel Volturno, dove era stata ritrovata sabato sera.

In Abruzzo la donna è stata ascoltata dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Vasto, che aveva ipotizzato il reato di sequestro di persona a carico di ignoti e cioè senza indagati. Gli investigatori volevano accertare quanto le era accaduto e far luce sui molti punti oscuri della vicenda e proprio durante la conversazione, messa davanti alle molte incongruenze, la donna ha ritrattato la sua precedente ricostruzione, ammettendo che si sarebbe trattato di un gesto volontario.

La 54enne dunque si sarebbe allontanata volontariamente a causa di problemi psicologici. “Ero disperata, volevo togliermi la vita” avrebbe detto agli inquirenti secondo quanto riporta il Messaggero. Lo stesso Questore di Chieti nelle scorse ore aveva escluso la presenza di rapitori nel caso di Milena Santirocco, come aveva riferito ChietiToday. La donna inizialmente aveva affermato di essere stata avvicinata e rapita da due uomini incappucciati che poi avevano tentato di ucciderla, ma lei era riuscita a scappare.

La 54enne si era presentata bagnata in un locale della cittadina casertana, sabato sera, chiedendo di poter telefonare ma era stata riconosciuta e quindi segnalata alla polizia. Ascoltata dagli agenti, aveva detto che i rapitori l'avevano portata bendata da Torino di Sangro, dove era stata trovata la sua auto, fino in Campania. Qui le avrebbero messo la testa in "uno stagno" dove avrebbero tentato di affogarla. Fingendosi morta, infine, sarebbe riuscita a scappare.

Anche il legale della famiglia aveva escluso potesse trattarsi di un allontanamento volontario ma il racconto della donna aveva destato molti dubbi e perplessità. Del resto anche la sua scomparsa fin da subito era stata caratterizzata da molti punti oscuri. La sua auto infatti era stata abbandonata con una ruota forata mentre il suo smartphone era sparito e il profilo di Facebook cancellato. Le ricerche della donna non si erano mai interrotte nell'ultima settimana fino alla svolta del weekend.

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