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Michele non ce l’ha fatta, il 18enne vittima dello schianto in cui è morto anche l’amico Tommy

Michele Zanette è la seconda vittima di quel terribile schianto di giovedì notte a Godega, nel Trevigiano. La famiglia del giovane ha acconsentito all’espianto dei suoi organi. A seguito dell’incidente stradale, era morto sul colpo anche il 19enne Tommy Saccon, ferito invece un altro 18enne loro amico.
A cura di Antonio Palma
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Non ce l'ha fatta Michele Zanette, il 18enne trevigiano, rimasto gravemente ferito nel terribile incidente stradale di giovedì scorso nella zona industriale di Godega, è morto nelle scorse ore in ospedale a Trieste dove era stato trasferito. Dopo cinque giorni di agonia durante i quali parenti amici hanno sperato potesse riprendersi, martedì infatti i medici ne hanno dovuto dichiarare il decesso. Lo studente 18enne dell'Ipsia di Sacile, residente a San Fior, è la seconda vittima di quel terribile schianto di giovedì notte in cui aveva perso la vita l'amico 19enne Tommy Saccon, anche lui residente a San Fior. I due viaggiavano insieme ad un altro ragazzino su un'auto che è uscita di strada in prossimità di una leggera curva. Saccon, che era al volante, era   morto sul colpo mentre Zanette, seduto al suo fianco era rimasto ferito gravemente.

A causa delle sue condizioni, Michele era stato trasportato d'urgenza in elicottero a Trieste ma ogni sforzo per salvarlo si è rivelato inutile. Il 18enne era stato sottoposto anche ad delicato un intervento chirurgico ma era entrato in coma e non si è mai più risvegliato. Come ultimo gesto prima dei funerali Michele darà nuova speranza ad altre persone malate. La famiglia del giovane infatti ha acconsentito all’espianto degli organi già eseguito nelle scorse ore. Unico sopravvissuto della tragedia è un altro 18enne concittadino delle due vittime che era sui sedili posteriori della vettura quando è avvenuto lo schianto. Il ragazzo resta ricoverato all'ospedale di Conegliano con ferite serie ma non sarebbe in pericolo di vita. È ancora sotto shock e non ha saputo fornire fino ad ora spiegazioni dell'accaduto ai carabinieri che indagano sul caso

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