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“Mi hanno chiuso la bocca per non farmi urlare”: l’incubo della turista violentata a Gallipoli

“Mi hanno aggredita in bagno, mi tenevano la bocca chiusa per non farmi urlare. A me girava la testa perché non riuscivo a respirare”. Sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dalla turista 20enne belga violentata da due giovani di 26 e 19 anni a Gallipoli nella serata del 10 luglio. I due violentatori sono stati arrestati e condotti in carcere.
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Mi hanno chiuso la bocca e mi hanno bloccata contro la parete. A me girava la testa perché non respiravo. Ho cercato di dare delle gomitate per scappare ma mi bloccavano la testa la schiena". È solo una delle dichiarazioni contenute nella denuncia presentata dalla turista belga di 20 anni violentata da due ragazzi in un beach club di Gallipoli.

La ragazza, portata in ospedale da alcuni addetti alla sicurezza del locale, ha raccontato l'incubo di quella sera prima ai medici del pronto soccorso e poi alle forze dell'ordine.

In manette sono finiti Luigi Capasso e Giulio Pantanelli, due giovani di 26 e 19 anni. I due, entrambi turisti, sono stati condotti in carcere con l'accusa di violenza privata, violenza sessuale di gruppo e lesioni personali aggravate. Gli agenti sono riusciti a risalire all'identità dei due violentatori grazie alla testimonianza fornita dalla vittima.

Secondo quanto da lei raccontato, nella serata del 10 luglio era andata con alcuni amici in un locale di Gallipoli. Intorno alle 22.00 la 20enne si è allontanata dal gruppo in compagnia di un'amica per andare in bagno. "Lei è entrata in una cabina e io ho aspettato di entrare nell'altra – ha raccontato la giovane alle forze dell'ordine -. Solo in quel momento ho visto che nel bagno delle donne stavano entrando due ragazzi che io e la mia amica avevamo già notato perché ci avevano guardato per tutta la serata.

Non ci eravamo mai incontrati prima di quella sera, non so nulla di loro. All'improvviso uno dei due mi ha tappato la bocca e mi ha spinto in una cabina del bagno. Hanno abusato di me almeno cinque volte".

L'incubo è durato circa 20 interminabili minuti, poi la turista belga è riuscita a divincolarsi e a raggiungere gli amici. In lacrime ha cercato di raccontare cosa le era accaduto in bagno. A soccorrerla alcuni addetti alla sicurezza che hanno prima allertato il proprietario del locale per poi accompagnarla in ospedale.

Durante la visita, i medici hanno accertato escoriazioni dovute a una violenza sessuale. La 20enne si è recata dalle forze dell'ordine in piena notte accompagnata dai due addetti alla sicurezza della discoteca.

In pochi minuti i carabinieri hanno raggiunto il beach club di Gallipoli. I due aggressori, in evidente stato di alterazione psicofisica, erano ancora nel locale. Gli agenti li hanno sollevati di peso e li hanno trascinati via. Entrambi hanno provato a difendersi raccontando di aver avuto un rapporto consenziente.

I referti medici, però, raccontano tutt'altra storia: il 26enne e il 19enne sono stati condotti in carcere per evitare che possano "ostacolare l'acquisizione delle prove". Secondo la pm, i due sono da ritenersi socialmente pericolosi e potrebbero reiterare il reato. Nella giornata di giovedì 14 luglio gli imputati potranno fornire la propria versione dei fatti davanti alla gip Alessandra Sermarini nel corso dell'udienza di convalida nel carcere di Lecce.

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