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“Mi ha fatto delle avance”: accoltella un uomo dopo un colloquio di lavoro

La donna ha precedenti di aggressione nei confronti di altre due vittime. Dal 2019 vive a Castiglione Torinese dove è stata accolta con lo status di rifugiata come vittima delle persecuzioni in quanto omosessuale e attivista femminista. Elis Gonn ha detto di aver ricevuto della avances dalla vittima durante un colloqui di lavoro.
A cura di Angela Marino
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Si è giustificata dicendo che la vittima le aveva fatto delle avances durante un colloquio di lavoro. Tocca agli inquirenti ricostruire cosa è accaduto nel bar in via San Donato 82, a Torino, dove ha aggredito con un coltello un barista con cui, stando al suo racconto, aveva sostenuto un colloquio di lavoro. Scavando nel passato di Elis Gonn, l'accoltellatrice di Torino, emergono altri precedenti violenti.

Nel 2018 era stata condannata dal tribunale di Managua per l'aggressione di un sacerdote in Nicaragua. Sempre nel 2018 aveva lanciato dell'acido solforico contro il vicario della cattedrale metropolitana di Managua Mario Guevara, mentre nella chiesa si stavano praticando degli esorcismi. Alla polizia aveva detto di essere stata ‘posseduta dal diavolo'.  "Satana mi ha detto di uccidere qualcuno o avrebbe chiesto la mia vita in cambio", aveva detto.

Gonn era stata arrestata e,  il 3 maggio del 2019, condannata a 8 anni per tornare libera l'agosto scorso. Da lì aveva richiesto asilo in Italia come rifugiata dalle persecuzioni subite in Russia, in quanto lesbica e attivista femminista. Da tempo vive a Castiglione Torinese.

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