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Menù vegano a scuola: per ottenerlo non servirà il certificato medico

Le ‘Nuove linee d’indirizzo per la ristorazione scolastica ospedaliera e assistenziale’ ribadiscono che per un menù vegano non serve il certificato medico.
A cura di Alessia Rabbai
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Per ottenere un menù vegetariano o vegano nelle scuole italiane non servirà il certificato medico. A metterlo nero su bianco il decreto ministeriale con le ‘Nuove linee d'indirizzo per la ristorazione scolastica ospedaliera e assistenziale' pubblicato l'11 novembre scorso in Gazzetta Ufficiale. Un documento che respinge il tentativo di scoraggiare le scelte etiche e alimentari, che prevedevano, appunto, l'obbligo di certificato medico nelle mense scolastiche. Continuerà dunque ad essere sufficiente solo la richiesta di un genitore. La situazione resta invece invariata per le mense di ospedali e strutture assistenziali come, ad esempio, le Rsa, nelle quali non era richiesto un percorso diagnostico per accedere privi di proteine animali. Le nuove linee guida vedono apportate delle modifiche rispetto al gennaio dell'anno scorso tramite una revisione del testo e allineano tutte le casistiche per la scuola in Italia. Nella premessa infatti viene specificato chiaramente che "la prescrizione medica non si riferisce alle diete per fini etici/culturali/religiosi".

La dieta vegana è adatta ai bambini

Il Rapporto Italia 2021 di Eurispes registra come le persone che scelgono un'alimentazione che non prevede cibi di origine animale, per ragioni etiche, salutistiche, ambientali o culturali sono in costante crescita negli anni e oggi rappresentano il 2,4% della popolazione". È ormai nota infatti la posizione dell'Academy of Nutrition and Dietetics – la principale organizzazione di professionisti dell'alimentazione e della nutrizione degli Stati Uniti e la più grande al mondo – sulle diete vegetariane e vegane che, se correttamente pianificate e bilanciate – come dev'esserlo anche l'alimentazione onnivora – "sono salutari, nutrizionalmente adeguate e possano apportare benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie, oltre ad esser adatte in tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi la gravidanza, l'allattamento, la prima e la seconda infanzia, l'adolescenza, l'età adulta, per gli anziani e per gli atleti". Ma ciò che è rilevante non è solo l'aspetto etico, ma che apporta dei vantaggi anche all'ambiente in quanto "sono un gesto che orienta anche verso la massima sostenibilità, considerato il minore impatto ambientale degli alimenti vegetali".

Lav: "Ora tutti i sindaci d'Italia cambino le regole"

“Qualcuno ha tentato, per fortuna senza successo, di scoraggiare le scelte alimentari vegane e vegetariane, fissando l’obbligo di certificazione medica per poter avere un pasto in una mensa scolastica tentando di smentire quanto avvenuto con le precedenti Linee Guida ministeriali per la ristorazione scolastica che fin dal 2010 e con una Nota chiarificatrice emanata nel 2016 stabiliscono che, non essendo una malattia, la scelta etica e culturale vegana o vegetariana di una persona, di una famiglia, così come le scelte alimentari religiose, non sono sindacabili né attestabili o certificabili da un medico – afferma la LAV, Lega Anti Vivisezione, che ha seguito la vicenda – Ora le Amministrazioni comunali che avevano deciso la necessità di una attestazione medica, come Roma con la precedente Giunta, devono cambiare le proprie regole: chiediamo perciò al sindaco Roberto Gualtieri e all'assessora Claudia Pratelli di aggiornare il documento comunale per l’ottenimento di pasti vegani e vegetariani nelle mense scolastiche di Roma Capitale".

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