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Covid 19

Medici e infermieri No Vax, centinaia di denunce in tutta Italia: lavoravano anche se già sospesi

I carabinieri dei Nas hanno scoperto 218 lavoratori del comparto sanitario – tra medici, infermieri e oss che operavano in ospedali, cliniche o strutture sanitarie – che non si erano ancora messi in regola con la vaccinazione obbligatoria contro il Covid.
A cura di Davide Falcioni
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I carabinieri dei Nas hanno scoperto 218 lavoratori del comparto sanitario – tra medici, infermieri e oss che operavano in ospedali, cliniche o strutture sanitarie – che non si erano ancora messi in regola con la vaccinazione obbligatoria contro il Covid ma si recavano regolarmente al lavoro. L'individuazione di questi soggetti è conseguenza della campagna che, d'intesa con il ministero della Salute, i militari del Nucleo Anti Sofisticazioni stanno conducendo per verificare il rispetto dell'obbligo vaccinale per le figure "esercenti le professioni sanitarie" e "operatori di interesse sanitario". In particolare, i servizi sono finalizzati a scovare i professionisti che, sia in ambito pubblico che privato, continuano ad esercitare l'attività, malgrado siano privi di vaccinazione anti-Covid. Ad oggi, nel corso di controlli presso 1.609 strutture e centri sanitari pubblici e privati sono state verificate circa 4.900 posizioni relative a medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri, fisioterapisti e altre figure, accertando 281 situazioni irregolari dovute all'esercizio della professione in assenza della vaccinazione.

Tra i sanitari controllati è emerso che 126 di loro continuavano a lavorare seppur già destinatari del provvedimento di sospensione dall'Ordine professionale su segnalazione dell'Autorità sanitaria (Asl, Asp, Ats), continuando a svolgere la libera professione presso gli studi medici di proprietà o presso ambulatori, ma persino all'interno di reparti in ospedali pubblici e cliniche private, in ragione del loro incarico di medico o infermiere. Tali condotte hanno portato al deferimento presso l'Autorità Giudiziaria per l'ipotesi di reato di "Esercizio abusivo della professione sanitaria" poiché sorpresi in servizio malgrado fossero stati sospesi dall'Ordine professionale. In questo contesto, sono stati individuati anche 8 medici di famiglia, tra medici e pediatri di medicina generale operanti in alcune Regioni (Abruzzo, Sardegna, Campania e Lazio), risultati non essersi mai sottoposti a vaccinazione.

A seguito dei controlli sono stati avviati anche accertamenti nei confronti di Aziende Sanitarie di alcune Regioni e Provincie Autonome (Calabria, Sicilia, Molise, Bolzano-Alto Adige) per possibili condotte omissive e di inerzia nella regolare predisposizione dei provvedimenti amministrativi e disciplinari nei confronti del personale risultato non vaccinato.

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