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Esami di Maturità 2024

Maturità 2022, il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione boccia la seconda prova: “Toglietela”

Il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha bocciato la seconda prova della nuova Maturità 2022, che quest’anno sarà predisposta dalle singole commissioni d’esame. Il parare è solo consultivo e non vincolante ma arriva come una doccia fredda sul Ministero dopo le proteste degli studenti.
A cura di Ida Artiaco
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Studenti impegnati nell'esame di Maturità (Getty).
Studenti impegnati nell'esame di Maturità (Getty).
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Dopo le proteste degli studenti, la seconda prova del nuovo esame di Maturità 2022, che sarà predisposta dalle singole commissioni d'esame, sembra non convincere neppure il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione che ha bocciato la novità che era stata presentata la scorsa settimana dal Ministero di viale Trastevere. Il parere del CSPI è solamente consultivo, non vincolante, ma la notizia ha fatto un certo clamore, soprattutto dopo le manifestazioni degli studenti degli ultimi giorni.

Perché il CSPI ha bocciato la seconda prova della Maturità 2022

Dopo oltre sei ore di discussione, i membri del CSPI hanno preso una decisione che invita il ministro Bianchi a modificare nella sostanza l’ordinanza stesa per le prove, in particolare ripristinando il maxicolloquio solo orale alle medie e di non prevedere la seconda prova alla maturità, che quest'anno sarà predisposta dalle singole commissioni d'esame, concordando invece con la prova scritta di italiano, uguale come sempre a livello nazionale. Questo affinché, come ha ha spiegato FLC Cgil in una nota, gli esami stessi "siano coerenti con i percorsi didattici degli alunni fortemente segnati dalle difficoltà della pandemia. In modo particolare è stata richiamata l’attenzione sulla problematicità di una seconda prova scritta di indirizzo alle superiori che, proprio perché proposta in sede di istituto, rischia di non mantenere le caratteristiche nazionali e può dunque essere sostituita da un colloquio ritagliato sui veri contenuti svolti nelle scuole, peraltro in maniera disomogenea fra territorio e territorio, a seconda dell’andamento della pandemia".

La richiesta dei sindacati

Ora si attende di capire quale sarà la decisione del Ministero, se tirerà dritto per la sua strada oppure se ascolterà le indicazioni del CSPI. Ma i sindacati già fanno sentire la propria voce. "Il Ministro – ha scritto sempre FLC Cgil – tenga conto della realtà che si muove nel Paese e delle istituzioni come il CSPI, e riveda nella giusta direzione le posizioni che finora hanno mostrato di non coincidere con il vero sentire del mondo della scuola".

Le proteste degli studenti

Il parere del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione arriva dopo le proteste degli studenti contro la nuova Maturità 2022. Che già hanno annunciato che non si fermeranno. Come ha comunicato Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi, "ora serve, a maggior ragione, mobilitarsi per chiedere al ministro di incontrarci. Venerdì 11 febbraio alle 16:00 saremo sotto al ministero dell'Istruzione e chiediamo a tutti gli studenti e tutte le studentesse di unirsi a noi. Il parere del CSPI ci indica che abbiamo ragione".

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