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Marte, il team italiano di under 30 che guiderà il Rover: “Ci prepariamo da anni a tutto questo”

Partirà su un razzo alla volta di Marte a settembre 2022, arriverà nel 2023 e sarà controllato da Torino il rover della missione Exomars dell’Agenzia Spaziale Europea. A guidarlo sulla superficie marziana un team di neolaureati under 30.
A cura di Gianluca Orrù
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Il Rover di Exomars (dettaglio)
Il Rover di Exomars (dettaglio)

Sono italiani, neolaureati in ingegneria aerospaziale, ingegneria matematica e sono tutti under 30 gli appartenenti al team Altec che dallo stabilimento di Collegno, nella primissima cintura di Torino, invieranno i comandi al Rover di Exomars, direttamente dal ROCC, il Rover Operational Control Center, situato proprio nelle stesse stanze in cui si stanno preparando da anni simulando l'arrivo e i movimenti al Mars Terrain Simulator, un simulatore di terreno marziano che riproduce fedelmente (a parte la gravità) la situazione che il gruppo si troverà a fronteggiare una volta che il rover sarà atterrato sulla polverosa superficie rossa.

Mars terrain simulator
Il simulatore di terreno marziano

"Noi siamo quelli che invieranno i comandi materialmente – spiega Chiara Picco, ingegnere aerospaziale, che lavora al progetto sin dalla tesi – i team scientifici che saranno presenti, provenienti dagli Stati Uniti, da tutta Europa e dalla Russia, hanno ciascuno il proprio obiettivo, per cui loro ci chiederanno di muovere il rover per realizzare la loro missione, noi dovremo mediare tra le loro richieste e quello che effettivamente si può fare sulla base della nostra esperienza".

Chiara picco
Chiara Picco, Ingegnere Aerospaziale

"Il simulatore di terreno marziano – spiega Maurizio Deffacis, ingegnere matematico che partecipa al team Altec – ci serve per capire come il rover potrà rispondere ai nostri comandi in varie situazioni. Quello che abbiamo qui è un GTM, un ground test model, diverso dal modello di volo ma identico nei componenti che ci interessano. Il rover, quando lo vorremo, perforerà il terreno con un trapano, che è la caratteristica più innovativa di questa missione, per scavare materiali fino a 2 metri di profondità, dove riteniamo ci possono essere buone possibilità di trovare dati interessanti"

Siccome intorno a Marte, per ora, c'è un solo satellite, ci saranno due finestre quotidiane per mettersi in contatto col Rover, la prima per ricevere i dati, la seconda per inviare i comandi. Tra la ricezione e l'invio dei comandi ci saranno 8 ore di tempo, tempo che sarà impiegato per capire i comandi giusti da inviare lontano milioni di chilometri.

Maurizio Deffacis, Ingegnere Matematico
Maurizio Deffacis, Ingegnere Matematico

"Noi stiamo cercando tracce di vita su Marte – spiega Chiara Picco – oppure tracce del fatto che questa vita ci sia stata in un qualche momento della storia del pianeta. Stiamo lavorando ogni giorno da anni per prepararci a questo momento". Il Rover di Exomars partirà dalla terra il 22 settembre 2022.

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