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Maria morta a 17 anni dopo il ricovero a Perugia, il papà: “Spero di resistere almeno sinché non saprò la verità”

Il dolore di Gennaro, commerciante 50enne, padre della 17enne risultata positiva alla febbre suina: “Era la mia vita. E ora sono morto con lei, ma voglia la verità”.
A cura di Biagio Chiariello
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"L’ora esatta non la dimenticherò mai: le 17:40, lì anche la mia vita è finita”. Così Gennaro Elia, ricorda al Corriere della Sera il momento in cui un medico dell'ospedale di Perugia gli ha comunicato che la figlia Maria non ce l'aveva fatta. Era il 27 marzo, neanche 48 ore prima la 17enne era stata ricoverata al nosocomio della città umbra dopo aver iniziato a manifestare problemi respiratori, che si sono aggiunti a normali sintomi influenzali: mal di gola e qualche linea di febbre. Nel giro di neanche due giorni la situazione è peggiorata, sino al dramma. Sabato si sono tenuti i funerali. Il signor Elia a ricordato proprio quelle 48 ore durante le quali ha assistito impotente alla scomparsa della figlia. L'adolescente era stata sottoposta a esami accurati e approfonditi. Dopo aver escluso il Covid e anche la leucemia, sembrava che i medici fossero riusciti a isolare il ceppo H1N1, quello della febbre suina.  “Al mattino mi avevano rassicurato, mi avevano detto che sapevano come curarla, che avevano i medicinali…”, racconta l'uomo. Ma nella notte tra sabato e domenica, Maria è stata intubata in terapia intensiva. Papà Gennaro non ha mai lasciato l’ospedale, “proprio non ce la facevo”.

“Maria era la mia principessa. Ora la mia Principessa non c’è più. Cosa posso aggiungere? Spero che Dio mi dia la forza di resistere almeno sinché non saprò la verità”.

Nel pomeriggio di domenica 27 marzo è arrivata la notizia che nessun genitore dovrebbe mai sentire. Da quel momento, “è iniziato il mio dolore che non avrà ma fine” ammette Gennaro. “La mia principessa non aveva malattie, era allegra. Milanista come me, se può avere un senso ricordarlo”, precisa l'uomo. Il signor Elia ha presentato una denuncia ed “cosciente di avere intrapreso un percorso giudiziario lungo, tortuoso e oneroso, ma vuole sapere cosa è successo a sua figlia, vuole giustizia”. Inoltre la procura della Repubblica di Perugia ha aperto un fascicolo nel quale si ipotizza l’omicidio colposo contro ignoti ed è stata disposta l’autopsia. Eseguita giovedì, non ha però chiarito le cause della morte della giovane. Sono dunque attesi i risultati degli esami istologici.

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