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Marche, disse “gentaccia” a due terremotate. Niente scuse: “Mi sono sentita minacciata”

Anna Casini, vicepresidente della Regione Marche, non smentisce di aver definito “gentaccia” due terremotate di Arquata del Tronto: “Sentendomi minacciata, peraltro in un luogo istituzionale, ho chiesto che le signore venissero allontanate”.
A cura di Davide Falcioni
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Si sarebbe sentita "minacciata". Per questo Anna Casini, vice presidente della Regione Marche, avrebbe chiesto l'allontanamento di Eleonora Tiliacos e Maria Luisa Fiori, esponenti del comitato di terremotati Arquata per Arquata. Fanpage vi ha raccontato ieri come sono andate le cose: dopo una seduta dell'ultimo consiglio regionale marchigiano la politica ascolana si è avvicinata alle due donne in un corridoio della Regione Marche e ha chiesto loro se fossero sfollate a causa del sisma. A risponderle è stata la signora Fiori: "Sono nata, cresciuta e pasciuta nel principato di Arquata, quello che voi avete un po' dimenticato". Una contestazione tutto sommato educata, che però non è andata già alla vice presidente: "Sì, a lei la conosco. E perché vi avremmo dimenticati?". Al che Maria Luisa ha risposto: "Non ha visto come stiamo messi a un anno dal terremoto?". A queste parole la Casini è andata su tutte le furie e, rivolgendosi al personale addetto alla sorveglianza, ha ordinato: "Allontanate questa gentaccia".

La vice presidente di Regione Marche: "Mi sono sentita minacciata"

"Gentaccia". Questo aggettivo, rivolto a due terremotate, ha ovviamente scatenato polemiche a non finire. Polemiche che hanno travolto Anna Casini, che pur non avendo smentito ha cercato di spiegare il suo punto di vista: "Mentre ero in Consiglio Regionale sono stata chiamata da un collega consigliere che mi ha chiesto di uscire a salutare due sue ospiti di Arquata. Sono uscita con piacere contenta anche di aver approvato una norma che semplificherà le procedure urbanistiche, norma scritta in base alle esigenze dei cittadini, dei sindaci e dei tecnici. Appena arrivata mi è stato detto che le signore lamentavano il mancato coinvolgimento nella stesura della norma e quando mi sono avvicinata le signore mi hanno verbalmente aggredita con battute ingenerose e ironiche soprattutto quando ho chiesto loro se fossero residenti ad Arquata. Sentendomi minacciata, peraltro in un luogo istituzionale, ho chiesto che le signore venissero allontanate".

Il coordinamento dei comitati di terremotati: "Mai interpellati da Anna Casini"

Sulla vicenda oggi prende posizione anche il coordinamento dei Comitati Terremoto Centro Italia, che racchiude 66 comitati sorti spontaneamente nel "cratere" dopo i terremoti del 2016: "Riteniamo doveroso dire la nostra opinione sull'increscioso episodio accorso in giunta Regionale Marche : 1) La vice presidente Casini ha detto di aver interpellato i comitati dei cittadini, ma a noi non risulta affatto. 2) l'atteggiamento aggressivo della vice presidente Casini ha avuto inizio in aula chiedendo alla dott.ssa Eleonora Tiliacos se fosse residente . Sbagliato! Se dovessimo rispettare questo principio, lo stesso presidente Ceriscioli, gli assessori Sciapichetti e Pierini e l'ing. Spuri non potrebbero parlare né occuparsi di terremoto. 3) la vice presidente Casini risponde male spesso e volentieri anche sui social a chi prova a dire la propria opinione e non stentiamo a credere che abbia dato della "gentaccia" alle due signore terremotate. 4) ai terremotati deve essere concessa qualche deroga lessicale che ai politici non può essere concessa, soprattutto se colpevoli di assurdi ritardi e decisioni incomprensibili. Esprimiamo la nostra incondizionata solidarietà a Eleonora Tiloacos e Maria Luisa Fiori, colpevoli di aver chiesto spiegazioni sugli oggettivi ritardi che la Regione Marche sta accumulando e sulle scelte scellerate tipo l'utilizzo dei soldi provenienti dagli sms solidali per la creazione di piste ciclabili o l'ammodernamento di strade che con il terremoto non c'entrano nulla".

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