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Mamma di due figli scomparsa a Scicli: il mistero di Maria Giovanna Aprile

È scomparsa a Scicli, Ragusa, una domenica mattina, dalla casa in cui viveva con il marito Carmelo e i due figli gemelli. Per la Procura non è mai uscita da quella casa. È il mistero di Maria Giovanna Aprile, mamma ventisettenne scomparsa, il 25 ottobre 1998,  dal quartiere San Giuseppe, nella zona vecchia del paese siculo. Nessuno l’ha vista allontanarsi da casa. Ventun anni e una lunga indagine non sono stati sufficienti a consegnare la verità alla famiglia di Maria Giovanna.
A cura di Angela Marino
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È scomparsa a Scicli, Ragusa, una domenica mattina, dalla casa in cui viveva con il marito Carmelo e i due figli gemelli. Per la Procura non è mai uscita da quella casa. È il mistero di Maria Giovanna Aprile, mamma ventisettenne scomparsa, il 25 ottobre 1998,  dal quartiere San Giuseppe, nella zona vecchia del paese siculo. Nessuno l'ha vista allontanarsi da casa. Ventun anni e una lunga indagine non sono stati sufficienti a consegnare la verità alla famiglia di Maria Giovanna, i cui figli sono cresciuti con i nonni e il papà.

La storia di Maria Giovanna Aprile

Facciamo un passo indietro. I fatti. Maria Giovanna è giovanissima quando sposa Carmelo Allibrio. Le nozze sono da favola, lei, seppur emaciata da una malattia che ha scoperto lo qualche mese prima è bella e timidamente sorridente. Nascono i due gemelli, Maria Luisa è una casalinga, il matrimonio con Carmelo si è rivelato una gabbia in cui si sente soffocare. Confida a un'amica di essere infelice, di aver bisogno di altro, di spensieratezza, allegria, di libertà. Una libertà che le viene negata. "Mio marito non vuole assolutamente che io lo lasci" suole ripetere all'amica. Lui, infatti, sembra intenzionato ad assecondarla in tutto pur di tenerla accanto a sé. Accetta anche di accompagnarla la sera, in discoteca a ballare. Proprio le uscite serali di Maria Giovanna la mettono in contatto con altre persone e lei intraprende nuove relazioni sentimentali. Carmelo lo scopre, si arrabbia, se ne va, ma poi ritorna e la vita matrimoniale ricomincia tale e quale a prima. Una settimana prima di sparire Maria Giovanna chiama la madre e nel loro dialetto le dice: "Voglio andare via". "E dove vorresti andare? All'ospedale, ma se sei malata?". La donna non dà molto peso a quello sfogo.

La scomparsa

Sette giorni dopo, una domenica, accade l'imponderabile. Di quel giorno, purtroppo, è nota solo la versione di Carmelo. Stando al suo racconto l'uomo avrebbe portato i figli dalla suocera e alle 9 e 30 prima di andare a fare un lavoro, ma poi sarebbe rincasato per prendere degli attrezzi da lavoro che aveva dimenticato. Al di là della porta del bagno, avrebbe sentito il suono del phon mentre la moglie che si asciugava i capelli. Avrebbe quindi preso accordi per vedersi più tardi con lei. Al suo ritorno, però, alle 12 e 30 avrebbe notato la casa in disordine e l'assenza della moglie. Dall'appartamento mancavano – secondo Carmelo – due borsoni, il telefono cellulare, il caricabatterie, alcuni vestiti e una somma di denaro imprecisata, fra trecentomila lire e un milione. Nessuno, però, ha visto Maria Giovanna andar via, nonostante l'abitazione fosse centrale. In quel periodo i treni di domenica non partivano e le corse dei bus cominciavano solo nel pomeriggio.

Il detective privato

Dove poteva essere andata Maria Giovanna da sola? E quanto tempo avrebbe potuto rimanere lontana, senza toccare i suoi conti, senza il telefonino, senza le sue cure e lontana dai bambini che adorava? Il giorno della scomparsa, alle 12 e 30 pur avendo intuito, come racconta, che qualcosa non andava, Carmelo va a pranzo a casa della suocera. Non sembra turbato né preoccupato. È la mamma di Maria Giovanna a convincerlo a presentare una denuncia di scomparsa. Per seguire le indagini la famiglia decide d'ingaggiare un investigatore. Elio De Rosa, ed ex militare. Dopo aver esteso la foto e l'annuncio di scomparsa anche all'estero, in Francia, si persuade che "Maria Giovanna non poteva essere cercata come persona viva". I dubbi dell'investigatore riguardano Carmelo, il marito della giovane mamma, ma lui dice di non aver fatto niente a sua moglie "era la luce dei miei occhi". Anche la Procura di Modica appunta i propri sospetti sul marito. Vittima di una immane tragedia qualche anno prima, quando avevano trovato il corpo della madre morta suicida in un pozzo, Carmelo è un uomo, schivo, ma tranquillo. Perfino sua suocera non crede che possa aver fatto del male a Maria Giovanna, e alla fine anche la giustizia stabilisce che non è stato lui a uccidere Maria Giovanna Aprile.

Ventun anni e nessuna pista dopo, la certezza sembra una sola: non ci sono prove dell'esistenza in vita di Maria Giovanna.

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