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Maltempo Venezia, due morti e San Marco allagata: oggi nuova record per acqua alta

Dopo il picco straordinario di marea da 187 centimetri che ha colpito Venezia nel serata di ieri, per questa mattina alle è previsto un nuovo picco di 160 centimetri. Intanto il sindaco Luigi Brugnaro ha annunciato che chiederà lo stato di calamità per avere sostegno dal governo. ingenti danni al centro storico e alla la Basilica di San Marco e due morti a Pellestrina.
A cura di Antonio Palma
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"Questo è un disastro", così il sindaco di Venezia ha descritto quanto accaduto nelle scorse ore nel capoluogo veneto dove l'acqua alta ha raggiunto il livello record di 187 cm, la seconda misura storica più alta dopo i 194cm dell'alluvione del 1966. Il picco è stato raggiunto intorno alle 23 di martedì poi fortunatamente l'acqua è iniziata ascendere ma intanto i danni sono stati ingenti in tutto il centro storico dove la marea ha raggiunto e invaso negozi, uffici e locali. L'acqua ha completamente invaso anche il simbolo di Venezia, la Basilica di San Marco dove i danni potrebbero essere ingenti visto che tutta la cripta è stata sommersa e al momento di picco della marea nel luogo di culto si misuravano quasi 110 centimetri di acqua. Come spiega la stessa procuratoria di San Marco, l'allagamento della Basilica ha solo cinque precedenti in tutta la sua storia e ben tre si sono verificate negli ultimi 20 anni.

Maltempo Venezia: uomo morto fulminato a  Pellestrina

Purtroppo il maltempo che ha flagellato Venezia non ha fatto solo danni ma si contano anche due vittime. Un anziano di 78 anni infatti è morto fulminato in casa proprio quando sulla laguna si è scaricata la tempesta di vento e pioggia che ha causato l'acqua alta record. L'uomo è deceduto per colpa di un corto circuito elettrico innescato dalla marea che ha invaso la sua abitazione nell'isola di Pellestrina, il più meridionale dei tre stretti litorali che dividono la laguna dal mare Adriatico. Sempre a Pellestrina un secondo abitante è stato trovato morto in casa, dopo la piena, probabilmente per cause naturali

Acqua alta a Venezia: chiesto lo stato di crisi

"Questa volta bisognerà contare i danni", ha dichiarato il primo cittadino di Venezia Luigi Brugnaro, assicurando che l'amministrazione comunale chiederà lo stato di calamità per avere un aiuto dallo stato. "Chiediamo al Governo di aiutarci, una marea a 187 cm è una ferita che lascia segni indelebili. I costi saranno alti. Questi sono gli effetti dei cambiamenti climatici. Ora capiamo che il Mose serve e va terminato presto" ha affermato ancora Brugnaro, spiegando:" Chiederemo lo stato di crisi. Cittadini e imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti: foto, video, documenti o altro".Per la giornata di oggi intanto a Venezia scuole chiuse sia nel cento storico che nelle isole veneziana in attesa di fare la conta dei danni. Per fare il punto della situazione lo stesso sindaco in mattinata avrà un incontro con il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il direttore del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Angelo Borelli, nella sala operativa della Protezione civile regionale a Marghera.

Previsione acqua alta a Venezia, oggi nuovo picco

Secondo le previsioni, Venezia potrebbe restare ancora per giorni ostaggio delle alte maree eccezionali. Dopo il picco straordinario di marea da 187 centimetri che ha colpito Venezia, questa mattina alle 9.30 un nuovo picco ha raggiunto i 144 cm  centimetri. A renderlo noto è  il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree della città di Venezia secondo il quale nei prossimi giorni la marea si manterrà su valori molto alti:  per  giovedì si attendono picchi di 130 cm e venerdì di 140 cm.  Lo stesso Centro Maree è stato vittima della mareggiata, che ha danneggiato le linee telefoniche, e per questo non è contattabile, se non con i canali Telegram Centro Maree Informa, Centro Maree avvisa, e il sito internet.

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Venezia: incendio al Museo Ca' Pesaro, al lavoro vigili fuoco

Non bastavano le centinaia di richieste si soccorso per gli allagamenti dovuti all'acqua alta, i vigili del fuoco di Venezia hanno dovuto lavorare tutta la notte anche per spegnere un pericoloso incendio divampato all'interno del Museo di Ca' Pesaro a Venezia sempre per colpa di maltempo e piena. Le fiamme infatti sarebbero state provocate dal malfunzionamento della cabina elettrica dovuto all'acqua. Le squadre dei pompieri son ancora sul posto e sopo aver effettuato già un centinaio di interventi, son chiamati a evadere altre 120 richieste di soccorso già programmate.

L'acqua ha invaso anche Consiglio comunale, tutti i politici bloccati

La punta eccezionale di alta marea a Venezia ha spinto l'acqua sin dentro palazzo Ferro Fini allagando l'aula consiliare mentre erano in corso i lavori per il Collegato alla Finanziaria bloccando tutti i consiglieri all'interno. "Mai si era verificata una situazione del genere. Le paratie antiallagamento non sono state sufficienti a contenere l'ondata di piena, né è stato possibile lasciare il palazzo stante la difficoltà di manovra delle lance e il difficile accesso al pontile: si è preferito garantire la sicurezza e rimanere quindi tutti a palazzo" ha detto il presidente Roberto Ciambetti, aggiungendo: "Sono particolarmente spiaciuto per il disagio recato soprattutto ai dipendenti impegnati nell'assistenza ai lavori consiliari: devo ringraziare tutti per il senso di responsabilità dimostrato. Noi tutti siamo consci di vivere un momento eccezionale, una pagina di storia drammatica per la città' di Venezia, dopo l'alluvione del 1966, l'ondata di piena di questa notte è la seconda registrata a partire dal 1923 e la prima in assoluto di questo millennio".

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