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Maltempo, i geologi a Fanpage.it: “In Romagna una situazione così non si vedeva da 70 anni”

Il maltempo continua ad abbattersi sulla Penisola, occhi puntati sull’Emilia Romagna già in allerta rossa. Paride Antolini, presidente dell’Ordine dei Geologi della regione, intervistato da Fanpage.it mette in guardia: “Tenere alta l’attenzione: agli allagamenti in Romagna seguiranno smottamenti e frane sull’Appennino”.
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Riccione, Emilia Romagna.
Riccione, Emilia Romagna.
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Non c’è tregua dal maltempo in Emilia Romagna, già zona rossa, dove continua a piovere quasi ininterrottamente da giorni. Secondo quanto riportato dalla vicepresidente dell'Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, a mezzanotte si potrebbero raggiungere i 130 millimetri di acqua caduti in 24 ore. E le nubi non sembrano diradarsi nemmeno all’orizzonte.

Il presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna, Paride Antolini, descrive a Fanpage.it una situazione drammatica, mai vista negli ultimi 70 anni: “Ovviamente nessuno se lo augurava, ma quanto previsto nei giorni scorsi si sta avverando davanti ai nostri occhi”.

Paride Antolini
Paride Antolini

Partito dalle coste della Tunisia, è arrivato in Italia il ciclone Minerva, con le previsioni che annunciano un’altra settimana di piogge e maltempo.

Osservata speciale, l’Emilia Romagna: l’allerta meteo rossa in vigore già per la giornata di oggi è stata prorogata anche a domani, mercoledì 17 maggio.

“Quelle che vediamo, sia in Emilia che in Romagna, sono immagini terrificanti – commenta Antolini – non si vedeva una cosa simile da almeno 70 anni”. Fiumi in piena, mareggiate che invadono le strade, allagamenti a perdita d’occhio.

Il geologo traccia un quadro allarmante delle condizioni dei corsi d’acqua della regione. Numerosi gli allagamenti in corso: in centro città a Cesena è esondato il Savio, che ha invaso vie e abitazioni, e a seguito delle precipitazioni che continuano da questa notte è salito con superamenti della Soglia 3 il livello idrometrico di dieci corsi d’acqua (numero destinato ad aumentare a breve), tra cui Samoggia, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Idice. A Bologna è esondato per la terza volta nel giro degli ultimi giorni il torrente Ravone.

Fiume Reno, vicino Bologna.
Fiume Reno, vicino Bologna.

“Si tratta di una pessima situazione complessiva – continua il geologo – ma l’area più critica è probabilmente la Romagna: sta vivendo senza dubbio la peggior situazione dal dopoguerra”. A Riccione i sottopassaggi diventano veri e propri bacini d’acqua e si è allagato anche il pronto soccorso.

Eppure, mette in guardia Antolini, bisogna stare attenti a non sottovalutare il grado di rischio delle altre zone che non sono al momento sotto ai riflettori: “Se infatti è immediato porre attenzione agli allagamenti in Romagna, altrettanto grave è la situazione nell’Appennino: il terreno è già saturo per le precipitazioni passate, e nei prossimi giorni si assisterà agli effetti prolungati di una tale piovosità, con frane e colate”.

All’allerta idrica della costa romagnola e della pianura bolognese, allora, si affianca l’allerta rossa per criticità idrica e idrogeologica sulle zone interne dell’Emilia. Già nella giornata di oggi si sono verificate almeno sei frane nella zona dell’Appennino di Forlì, che hanno isolato decine di abitanti.

Pur nella criticità della situazione, però, Antolini sottolinea l’ottimo lavoro della protezione civile, che con un’efficiente organizzazione permette di contenere i danni, avvisare i cittadini per tempo e limitare così le situazione di pericolo.

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