Luisa Asteggiano morta per cause naturali, Ivan Sauna liberato: “Non le avrei mai fatto del male”

"Non le avrei mai fatto del male. Mi hanno scambiato per un omicida, ho visto la mia faccia ovunque con la scritta ‘assassino’. Io l’ho accolta in casa quando non aveva più un posto dove stare". Così Ivan Sauna, 51 anni, originario di Busto Arsizio, ha raccontato a Repubblica il suo dolore e la sua incredulità appena liberato dal carcere di Ibiza, dove era stato trattenuto con l’accusa di aver ucciso la compagna Luisa Asteggiano, 45 anni, trovata morta domenica nel loro appartamento di Es Pujols, a Formentera.
Dopo tre giorni in cella d’isolamento, il giudice di Ibiza ha disposto la scarcerazione non appena sono arrivati i primi risultati dell’autopsia: la morte di Luisa non è avvenuta per cause violente. I lividi sul corpo, inizialmente ritenuti segni di aggressione, sarebbero in realtà riconducibili a cadute accidentali legate alle sue precarie condizioni di salute e a problemi di coagulazione. Sauna aveva trovato il corpo della donna al mattino e, preoccupato, aveva chiamato immediatamente i soccorsi rimanendo accanto a lei.
"L’ho protetta fin dall’inizio — ha proseguito Sauna — le sono stato accanto durante la battaglia per l’affidamento del figlio, che abbiamo perso. Dopo quella vicenda, lei non è stata più la stessa". Luisa, di origini cuneesi, aveva subito un’aggressione due anni fa a Ibiza e aveva problemi di alcolismo e salute, che l’avevano resa fragile e incline a cadute frequenti. Amici e conoscenti confermano che era molto dimagrita, con difficoltà motorie, e che i lividi erano dovuti a questi incidenti. Stefania, titolare di una pizzeria sotto casa, ha raccontato che "stava molto male, cadeva sempre ed era piena di lividi".
Il difensore di Sauna, Michele Tortorici, spiega che Luisa soffriva di depressione da quando aveva perso la causa sull’affidamento del figlio. L’esito dell’autopsia ha così ribaltato le accuse: la morte sembra dovuta a cause naturali, e non a un’aggressione esterna, escludendo quindi l’ipotesi di femminicidio. Sauna, sollevato, ha chiesto solo di poter salutare un’ultima volta la compagna, confermando che il suo comportamento è sempre stato dettato da protezione e affetto.