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Lo sciopero generale del 16 dicembre sarà senza la scuola, perché le lezioni non sono a rischio domani

Lo sciopero generale di domani, giovedì 16 dicembre, sarà senza la scuola statale, già protagonista dell’agitazione di giovedì scorso. Le lezioni, dunque, si svolgeranno regolarmente in tutta Italia. Partecipano alla protesta, tuttavia, Università, ricerca, alta formazione artistica e musicale e i settori della conoscenza privati.
A cura di Ida Artiaco
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Lo sciopero generale di domani, giovedì 16 dicembre, contro la Manovra del Governo Draghi, indetto da Cgil e Uil con il dissenso della Cisl, sarà senza la scuola statale. Il settore ha infatti scioperato già lo scorso venerdì 10 dicembre e siccome la protesta era stata proclamata prima di quella del 16, per questioni legate alla legge che regolamenta le agitazioni (la 146/90), non è confluita in quella che prenderà il via nelle prossime ore. Nessuna lezione a rischio, dunque, tutte le attività didattiche si svolgeranno regolarmente.

In sciopero domani Università, ricerca e privati

Allo sciopero di domani parteciperanno, tuttavia, per quanto riguarda il comparto istruzione, le Università, la ricerca, l'alta formazione artistica e musicale e i settori della conoscenza privati. "La Manovra è stata considerata insoddisfacente da entrambe le Organizzazioni sindacali – si legge in una nota congiunta CGIL e UIL – in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile". In un ‘altra nota i sindacati chiedono "anche alle lavoratrici e lavoratori della scuola liberi da impegni di lavoro di partecipare alle manifestazioni interregionali. La nostra mobilitazione continua perché non consideriamo lo sciopero un fine in sé ma lo strumento democratico e partecipato per far aumentare il peso della rappresentanza dei lavoratori che anche questo governo vuole ridurre a un ruolo ancillare".

Chi non partecipa alla protesta del 16 dicembre

Oltre alla scuola statale, non parteciperà allo sciopero di domani anche la Sanità pubblica e privata, comprese le RSA, per iniziativa stessa dei sindacati "per salvaguardare il diritto prioritario alla salute dei cittadini in questa fase di emergenza pandemica". Esclusa dalla protesta anche la sportelleria postale (per altro nel giorno di conclusione di importanti pagamenti, quali l'Imu) dopo l'intervento del Garante.

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