81 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Lo sciopero dei supermercati il 25 aprile e 1 maggio non ci sarà: ecco perché

A differenza di quanto successo lo scorso 30 marzo, sabato di Pasqua, quando le principali catene di tutta Italia (Carrefour, Esselunga, Lidl, ect) avevano protestato, domani, giovedì 25 aprile, giorno della Festa della Liberazione, e mercoledì 1° maggio, Festa del Lavoro, non ci sarà nessuno sciopero dei supermercati. È stato infatti raggiunto l’accordo Federdistribuzione-sindacati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale.
A cura di Biagio Chiariello
81 CONDIVISIONI
immagine di repertorio
immagine di repertorio

Domani, giovedì 25 aprile, giorno della Festa della Liberazione in Italia, i supermercati restano aperti. Federdistribuzione e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno infatti sottoscritto il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro della distribuzione moderna organizzata, per cui non è prevista alcuna mobilitazione, come confermato dalla stessa Filcams a Fanpage.it. Allo stesso modo non ci sarà alcuna azione mercoledì 1° maggio.

Un rischio che era stato paventato anche e soprattutto a seguito dell'ultima protesta che aveva coinvolto lo scorso 30 marzo, sabato di Pasqua, le principali catene di tutta Italia: da Carrefour e Pam passando per Esselunga e Lidl. In quell'occasione i sindacati avevano proclamato un'astensione dal lavoro di 8 ore per il mancato rinnovo dei contratti.

Federdistribuzione aveva poi comunicato che lo sciopero aveva fatto registrare un'adesione "contenuta, tra l'8 e il 9% dei lavoratori delle aziende associate". I disagi nei punti vendita sono stati "limitati" e non si sono registrate "difficoltà per gli acquisti".

Perché lo sciopero dei supermercati il 25 aprile e 1 maggio non ci sarà

Ma per domani il rischio spesa anche e soprattutto in vista del lungo ponte da giovedì 25 aprile a mercoledì 1° maggio è scongiurato.

"Dopo un confronto costruttivo tra le parti, si è concluso il percorso negoziale con un accordo che dimostra attenzione ai lavoratori del settore e che accoglie le esigenze di sostenibilità delle imprese del retail moderno", si legge in una nota di Federdistribuzione.

Cosa prevede il rinnovo del CCNL

Sul piano economico, l'intesa raggiunta prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro al quarto livello.

A copertura del periodo di carenza contrattuale si prevede inoltre la corresponsione di una una tantum di 350 euro, suddivisa in due parte di uguale importo a luglio 2024 e luglio 2025.

Dal punto di vista normativo, sono varie le tematiche affrontate: dalla lotta alla violenza di genere al progressivo innalzamento dell'orario minimo dei lavoratori part-time come ulteriore risposta al lavoro "disagiato", dall'estensione delle opportunità occupazionali per i giovani nel fine settimana al rafforzamento dei provvedimenti di conciliazione vita-lavoro.

81 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views