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L’emergenza cavallette in Sardegna non è finita: a milioni hanno deposto uova, allarme rosso per aprile

Dopo aver devastato almeno 50 mila ettari di coltivazioni le cavallette si preparano a fare altrettanto anche il prossimo anno. Si cercano soluzioni efficaci in vista della Primavera.
A cura di Antonio Palma
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Dopo aver messo in ginocchio l’agricoltura locale, devastando le colture e il territorio in Sardegna, le cavallette si preparano a fare altrettanto anche il prossimo anno. Dopo aver fatto la loro comparsa quest'anno raggiungendo dimensioni mai viste prima, infatti, a milioni hanno deposto le uova facendo scattare l’allarme per il prossimo anno quando, al momento della schiusa, i risultati potrebbero essere ancora più catastrofici.

Per questo le autorità locali stanno cercando di trovare soluzioni efficaci in vista della prossima primavera e in particolare per il mese di aprile quando è prevista la nuova schiusa. Del resto le cavallette sono diventate endemiche nel territorio, favorite anche dal nuovo clima, e un intervento drastico e programmato è diventato imprescindibile.

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Le invasioni di questi animali, che quest’anno hanno devastato almeno 50 mila ettari di coltivazioni, in particolare nel centro della Sardegna, si ripetono ormai da quattro anni anche se mai avevano assunto una dimensione così rilevante.

Quantità che potrebbero impallidire di fronte a una nuova schiusa, alla luce dell’enorme quantità di ‘ooteche', gli involucri in cui sono contenute le uova che si trovano a pochi centimetri sotto terra.

L'agenzia regionale Laore, responsabile del piano per il contrasto delle cavallette, si sta già muovendo su più fronti nel creare le soluzioni più adatte con interventi mirati e coordinati. "L'azione più ovvia da intraprendere è arare i terreni all'inizio dell'autunno in modo da portare in superficie le ‘ooteche' e poi, all'inizio della primavera, appena si schiudono le uova è fondamentale intervenire con i trattamenti per colpirle quando sono ancora nella fase giovanile", spiega all'AGI Marcello Onorato, dirigente di Laore Sardegna.

Questa primavera la Regione Sardegna ha fatto oltre 620 interventi di disinfestazione spruzzando un insetticida ma non è bastato. Il prossimo anno si prevedono interventi su larga scala anche prendendo ad esempio le esperienze di altri Paesi come Israele.

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A fine giugno infatti l'esperto israeliano di lotta alle cavallette, lo zoologo Yoav Motro, ha compiuto un sopralluogo coi tecnici di Laore, i ricercatori dell’università di Sassari e i sindaci dei territori devastati dalle locuste per dare un parere su come muoversi.

“Da Israele stiamo imparando che si può usare la tecnologia con i droni per il monitoraggio sugli sciami”, ha dichiarato Onorato. “È possibile che ci sia un accordo tra Sardegna e Israele per mettere in campo un’azione integrata contro le cavallette, tutte le tecniche che si potranno condividere con gli israeliani saranno le benvenute”, ha aggiunto il professor Ignazio Floris dell’Università di Sassari.

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