Lecce, regali ai minorenni in cambio di sesso in un casolare: arrestato 69enne

Violenza sessuale continuata e ripetuta ai danni di minorenni, e realizzazione continuata di materiale pedopornografico. Sono accuse molto gravi quelle alle quali deve rispondere un 69enne di Taviano, in provincia di Lecce. I carabinieri lo hanno arrestato dando atto al provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Lecce, a conclusione delle indagini dei militari del nucleo investigativo del comando provinciale locale, scattate dopo la denuncia di un genitore di un minorenne, che insieme ad altri coetanei, aveva avuto rapporti sessuali con l'anziano in un casolare nella sua disponibilità. Lì il genitore aveva sorpreso il 69enne compiere atti sessualmente espliciti.

40 anni fa tentò estorsione a genitori bimbo scomparso

Il caso ha peraltro portato alla riapertura di una vicenda assai datata relativa alla scomparsa di un minore: Mauro Romano, sparito nel nulla 40 anni fa in quella zona e su cui ora non si esclude la pista della pedofilia. L’uomo arrestato in Salento è infatti lo stesso che all’epoca (era il 1977) era finito in manette per tentata estorsione perché telefonava ai genitori di Mauro, chiedendo loro denaro in cambio di notizie sul figlio.

Sesso con minori, anche sotto i 14 anni

Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, tra il gennaio del 2018 e l'aprile del 2019, avrebbe abusato sessuale di diversi ragazzi minorenni, anche sotto i 14 anni, ripagandoli poi con dei regalini. L'uomo avrebbe agiva quasi sempre in un casolare nelle sue disponibilità. Una volta messo con le spalle al muro, il presunto pedofilo aveva giustificato l'approccio fisico ai minorenni spiegando che si trattava di iniziarli al rapporto con l'altro sesso. La realtà però era un’altra. Sarebbe peraltro stata acclarata anche la cessione di materiale pedopornografico. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire se nella "rete" dell'arrestato in passato siano finite altri ragazzini. Il 69enne è stato rinchiuso nel carcere di Borgo San Nicola di Lecce.