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Lecce, mettono una matita appuntita sotto al sedere del compagno: dramma sfiorato a scuola

Quella che arriva da Lecce è la storia di un brutto scherzo finito in ospedale, dove uno ragazzo è stato operato d’urgenza. Sulla sedia dello studente i compagni hanno messo una matita temperata che gli ha provocato gravissime lesioni all’ano. I fatti in una scuola media del capoluogo salentino.
A cura di Susanna Picone
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Un ragazzo che finisce in ospedale ed è costretto a subire un intervento chirurgico d'urgenza perché qualcuno, evidentemente per fargli uno scherzo, aveva messo una matita appuntita sulla sua sedia, sulla quale lui si è inavvertitamente seduto. È accaduto in una scuola media di Lecce e a dar notizia della vicenda, che risale a lunedì 11 marzo, è lo Sportello dei diritti che tramite il suo presidente Giovanni D’Agata ha così ricostruito il brutto episodio: “Una goliardata, o forse è meglio dire un atto di bullismo, poteva costare caro a uno studente leccese di una scuola media del capoluogo salentino”. A quanto emerso, una matita temperata fino a diventare acuminata è stata messa sotto il sedere del ragazzo mentre questo si accingeva a prendere posto da una compagna di classe che con un gruppo di altri ragazzi pensava evidentemente solo di fare uno scherzo al malcapitato. Purtroppo quella matita si è letteralmente infilata nell'ano dello studente causando lesioni gravi che solo la bravura dei chirurghi dell'ospedale hanno saputo riparare.

Lo studente è stato immediatamente portato in ospedale e fortunatamente l’intervento è riuscito e ora sta bene. Il ragazzo è stato infatti dimesso il giorno seguente. Naturalmente, come sottolinea lo stesso D’Agata, è importante riflettere su quanto accaduto in questa scuola di Lecce. “Si pone il problema della sottovalutazione di questi fenomeni fra i giovani – si legge sullo Sportello dei diritti – Perché se è vero che siamo responsabili dell'educazione dei nostri figli e delle conseguenze dei loro atti è anche certo che la ciclicità con cui si ripetono fatti del genere che coinvolgono rampolli di famiglie più abbienti dovrebbe spingerci a prestare la massima attenzione e un più costante controllo nei confronti di coloro che sono sotto la nostra potestà”.

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