361 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le regioni dove le terapie intensive sono più sotto pressione, l’elenco

I recenti dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (14 marzo) fanno ben intendere come la pressione sui reparti di terapia intensiva in Italia per i malati di coronavirus stia continuando a crescere. La regione più a rischio è l’Umbria (57%) ben oltre la soglia critica (fissata al 30% dal ministero della Salute).
A cura di Biagio Chiariello
361 CONDIVISIONI
Immagine

Non si arresta la pressione sui reparti di terapia intensiva in Italia per i malati Covid 19. Se dal 9 marzo è stata superata la soglia critica (fissata al 30% dal ministero della Salute) per l'occupazione dei posti letto da parte di pazienti affetti da Coronavirus nelle rianimazioni, l'aumento è stato sostenuto nei giorni fino a toccare la percentuale del 34%, come certificano gli ultimi dati dell'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas), aggiornati a ieri sera, 14 marzo.

Cresce la pressione nei reparti di rianimazione

Nello specifico, sono 12 le Regioni e Province autonome ad arrivare raggiunto il livello critico: la situazione più a rischio resta ancora quella dell'Umbria al 57%, seguita dalle Marche (56%) e dalla Provincia autonoma di Trento (52%). Ma sopra la soglia critica ci sono anche la Lombardia (50%), l'Emilia Romagna (48%), il Molise (46%), l'Abruzzo e il Piemonte (43%), la Toscana (39%), il Friuli Venezia Giulia (38%), la Provincia autonoma di Bolzano (33%), la Puglia (31%). Il Lazio invece è proprio sopra la soglia del 30%.

Percentuale di pazienti ricoverati in terapia intensiva:

  1. Umbria 57%
  2. Marche 56%
  3. P.Trento 52%
  4. Lombardia 50%
  5. Emilia Romagna 48%
  6. Molise 46%
  7. Abruzzo 43%
  8. Piemonte 43%
  9. Toscana 39%
  10. Friuli 38%
  11. Prov. Bolzano 33%
  12. Puglia 31%
  13. Lazio 30%
  14. Liguria 28%
  15. Campania 26%
  16. Calabria 20%
  17. Basilicata 18%
  18. Veneto 18%
  19. Sardegna 13%
  20. Sicilia 12%
  21. Valle d'Aosta 10%

Immagine

La situazione dei pazienti Covid in aree non critiche

Per quanto riguarda l'occupazione dei pazienti Covid nei reparti di area non critica – cioè malattie infettive, pneumologia e medicina generale – la percentuale media nazionale è al 38%. Anche in questo caso si registra un aumento negli ultimi giorni (lunedì 8 marzo era al 34%), anche se ancora sotto la soglia critica fissata, questa, al 40%. Sono 8 le Regioni in situazione d'allarme: la situazione più preoccupante è quella delle Marche che vede questi reparti occupati addirittura al 60% da pazienti Covid (compromettendo dunque in maniera significativa l'assistenza ordinaria), seguite da Emilia Romagna (51%), Piemonte (50%), Lombardia (49%), Umbria (47%), Abruzzo (45%), Molise (43%) e Friuli Venezia Giulia (43%). La Puglia è invece sulla soglia del 40%.

361 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views