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L’ambulanza arriva in ritardo: donna muore d’infarto. “Mia mamma poteva essere salvata”

Una donna di 79 anni è morta a Pisa in conseguenza di un infarto ma “se l’ambulanza non fosse arrivata in ritardo mi madre si poteva salvare”. È la denuncia della figlia, Nika Bassi. “I sanitari hanno impiegato 19 minuti per arrivare. Qui senza soccorsi di notte”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Una tragedia che si sarebbe potuta evitare se solo il litorale pisano non fosse rimasto scoperto, nel corso della notte, del servizio di emergenza sanitaria". È la denuncia di Nika Bassi, che nella sera di mercoledì 15 marzo ha assistito alla morte per infarto della madre Franca Rossi, 79 anni, a Pisa.

Il litorale pisano di notte è, appunto, sprovvisto di presidi sanitari e le ambulanze in caso di emergenza arrivano da Pisa o da Livorno con tempi di percorrenza piuttosto lunghi. E quando è arrivato il personale del 118, come racconta Nika Bassi, era già troppo tardi per riuscire a salvare la madre.

"Mia madre – racconta la figlia a La Nazione – ha avuto un infarto mercoledì sera, mentre si trovava a casa. È svenuta ed è caduta a terra, poi si è ripresa e ha trovato la forza di telefonarmi per chiedermi aiuto".

"Sono corsa subito ad aiutarla e l'ho trovata ancora lucida, mi ha detto di aver avuto un infarto, che stava male e che non respirava. Ho chiamato immediatamente l'ambulanza erano le 21.27. Alle 21.38 ho richiamato il 118 per sapere a che punto erano i soccorsi, mi hanno risposto che l'ambulanza era ancora in viaggio. Sono arrivati intorno alle 21.45/21.46, ma era troppo tardi. Mia madre aveva già smesso di respirare. È morta tra le mie braccia" spiega ancora.

Momenti drammatici durante i quali Nika, che ha seguito un corso di primo soccorso, ha provato a rianimare la madre 79enne "Alle 21.38 ho richiamato il 118 per sapere a che punto erano i soccorsi, mi hanno risposto che l’ambulanza era ancora in viaggio. E’ arrivata intorno alle 21.46, ma era troppo tardi. Mia madre aveva smesso di respirare. È morta tra le mie braccia", racconta con la voce rotta dal pianto.

Fa male rimanere impotenti di fronte alla morte e sapere che probabilmente se i soccorsi fossero partiti da Marina, mia madre si sarebbe potuta salvare".

Nika ricorda come già in passato la madre fosse stata colpita da ben quattro infarti e l’arrivo dei medici si era sempre rivelato provvidenziale. "Agire in tempo è essenziale – conclude la donna – ma purtroppo sono stati persi minuti fondamentali che le avrebbero potuto salvare la vita. Una tragedia che si sarebbe potuta evitare se solo prevalesse il senso civico, visto che la maggior parte dei residenti è prevalentemente anziana e per questo c’è maggior bisogno di un presidio sanitario fisso".

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