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Covid 19

L’allarme di Rezza sui nuovi contagi: “L’Rt tende a non scendere più”

L’Rt e il numero di nuovi casi positivi tendono a non scendere più, a differenza di quanto accaduto nelle scorse settimane. Lo ha sottolineato Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, ricordando anche che il dato dei decessi dovuti al Covid è ancora molto alto e siamo sopra la soglia per quanto riguarda i posti letto in area medica e terapia intensiva.
A cura di Susanna Picone
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"C'è la tendenza a un'inversione in atto, l'Rt tende a non scendere più" e in questo momento "dobbiamo avere atteggiamenti previdenti per evitare che l'epidemia riparta durante la campagna vaccinale: questo è un rischio da scongiurare". Lo ha detto, mentre gli italiani attendono il Dpcm con le regole per le feste natalizie, il direttore della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, intervenendo al Forum Risk Management di Arezzo. "Nelle scorse settimane – ha spiegato Rezza – abbiamo visto una tendenza positiva, ma ora abbiamo un numero di decessi ancora alto, siamo sopra-soglia per i posti occupati in area medica e intensiva. Non stanno più scendendo l'Rt e l’incidenza. In questa situazione si impone prudenza”, così ricordando che comunque le decisioni sulle misure specifiche le prende la politica. "È logico che nel periodo delle feste ci si voglia ricongiungere con i propri cari, ma è anche normale che in questo periodo pandemico si usino tutte le precauzioni per proteggere soprattutto i più anziani", ha detto.

Riapertura delle scuole a rischio

Rezza ha parlato anche della riapertura delle scuole prevista per gennaio, riapertura ormai non così scontata considerata la diffusione del Covid. "Sulla riapertura delle scuole molto dipenderà dalle dinamiche epidemiche negli specifici territori. Se dicessimo sin da ora che in tutta Italia non c'è nessun problema, diremmo una cosa che andrebbe verificata", ha spiegato il direttore della prevenzione del Ministero della Salute. Rezza dice di non avere “posizioni pregiudiziali”, ma di dover valutare giorno dopo giorno le dinamiche, “perché rimettere in moto contemporaneamente molte attività può essere rischioso". Quindi, conclude, bisogna procedere "a piccoli passi e permettersi determinate riaperture dove è possibile, valutando caso per caso”.

Non è previsto l'inserimento dei bimbi nella campagna vaccinale

Parlando dei vaccini anti-Covid, Rezza ha detto che per ora non è previsto l'inserimento dei bimbi nella campagna vaccinale: “Questo per diversi motivi: non mi risultano ci siano sperimentazioni su bambini. Inoltre sono meno suscettibili al Sars-Cov-2 e più raramente hanno sintomi e malattia gravi. Terzo non sono stati identificati come popolazione che sostiene la trasmissione dell'infezione nella comunità”. "Per raggiungere l'immunità di gregge" al coronavirus "occorrerà vaccinare il 60-70% della popolazione. Dunque questo sarà un obiettivo successivo" della campagna di vaccinazione contro Covid-19, "che inizierà simbolicamente il 27 dicembre" con all'inizio poche dosi a disposizione.

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