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La morte della Regina Elisabetta II

La Regina Elisabetta violò il protocollo per fermarsi a Capaci e omaggiare Giovanni Falcone

Era il 27 maggio del 1992 quando la regina Elisabetta quattro giorni dopo la strage di Capaci a Palermo si fermò a rendere omaggio al giudice Giovanni Falcone e alle altre vittime di Cosa Nostra.
A cura di Giorgia Venturini
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Solo tre giorni prima l'autostrada che dall'aeroporto di Punta Raisi porta a Palermo aveva tremato. Un enorme quantitativo di tritolo era stato fatto esplodere al passaggio della macchina del giudice Giovanni Falcone. Era il 23 maggio del 1992: in quella che passò alla storia come strage di Capaci morirono il magistrato, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Palermo era sotto attacco di Cosa Nostra. Tre giorni dopo la regina Elisabetta in una visita già programmata a Palermo ha voluto infrangere il protocollo e rendere omaggio alle vittime della strage.

Lo yacht reale Britannico attendeva la regina al porto di Palermo

Era il 27 maggio del 1992, due giorni prima lo yacht reale Britannico aveva attraccato al porto di Palermo. L'equipaggio attendeva l'arrivo del principe Filippo di Edimburgo e delle regina Elisabetta, morta ieri giovedì 8 settembre a 96 anni: una volta a bordo avrebbero salpato per raggiungere Malta in visita ufficiale. A Palermo la regina doveva trascorrere solo poche ore: era la seconda visita ufficiale dopo quella del 1980. Giusto il tempo di raggiungere il porto e salutare velocemente il sindaco della città. Un impegno istituzionale programmato da mesi che da tempo emozionava i cittadini. Ma a Capaci quattro giorni prima la terrà tremò e Palermo dovette avere a che fare con l'ennesima strage eccellente.

L'omaggio della regina Elisabetta alle vittime della strage di Capaci

Come riporta l'agenzia Agi, è stata la regina a decidere di cambiare i piani e di fermare il corteo in autostrada, davanti all'isola delle Femmine, per ricordare il giudice Falcone e le altre vittime. Le auto si fermarono sul ponte costruito provvisoriamente sul cratere creato dallo scoppio del tritolo e che permetteva il passaggio dei mezzi nei giorni successivi l'esplosione. L'omaggio durò una decina di minuti. I reali – come hanno riferito nel tempo le forze dell'ordine presenti – hanno chiesto informazioni perché sconcertati da quello che avevano appena visto. Dieci minuti in cui la regina Elisabetta e il principe Filippo dimostrarono la loro vicinanza a una città sotto attacco di Cosa Nostra.

Il giorno che attraccò lo yacht della regina Elisabetta, a Palermo si svolsero i funerali delle vittime della strage: alla cerimonia parteciparono il neo eletto presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e l'intera città. Tanti gli amici tra cui il collega Paolo Borsellino, che verrà assassinato poi nella strage di via d'Amelio il 19 luglio successivo. La regina Elisabetta due giorni dopo ha reso omaggio con una sosta dove Cosa Nostra fece tremare la terra.

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