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Incidente Vibo Valentia: Giancarlo non ce l’ha fatta, morto a 40 anni dopo un mese di agonia

Giancarlo Chiarello, 40 anni, era rimasto gravemente ferito nell’incidente stradale costato la vita al suo amico Michele Gullone. Posto in coma farmacologico a Catanzaro, è deceduto questa mattina a distanza di circa un mese dallo schianto lungo la strada provinciale 77 tra Francica e San Costantino, in provincia di Vibo Valentia.
A cura di Susanna Picone
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Non ce l’ha fatta Giancarlo Chiarello, l’uomo di quaranta anni che la sera del 10 novembre scorso era rimasto coinvolto in un grave incidente lungo la strada provinciale 77 tra Francica e San Costantino, in provincia di Vibo Valentia. Chiarello, di professione muratore, a un mese dall’incidente si trovava ancora in ospedale dove questa mattina, intorno alle 6, è morto. L’uomo, che faceva il muratore, aveva riportato diverse fratture nell’incidente stradale, un trauma cranico e un danno al polmone perforato da una costola. Dopo l’incidente era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Catanzaro, dove era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e posto in coma farmacologico.

È la seconda vittima dell’incidente nel Vibonese – Al momento dello schianto del 10 novembre scorso Giancarlo Chiarello stava viaggiando su una Renault Clio, poi finita fuori strada, insieme all’inseparabile amico Michele Gullone. Quest’ultimo, di trentanove anni, rimasto incastrato tra le lamiere morì sul colpo. Chiarello, invece, era stato trasportato con una serie di traumi all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Le sue condizioni erano apparse subito gravi ma la speranza era quella di riuscire a salvargli la vita. Invece dopo un mese di agonia anche il suo cuore ha smesso di battere.

Il passato da calciatore e il ricordo sui social – Tanti i ricordi apparsi sui social del quarantenne scomparso questa mattina dopo aver lottato per un mese in ospedale. Qualcuno lo ricorda su Facebook anche per il suo passato da calciatore: “Se ne va un pezzo di Storia di questa Squadra. Un giocatore, un capitano ma soprattutto un amico! La tua grinta ci ha fatto vincere molte partite, un uomo forte come te ha sempre combattuto fino all’ultimo, proprio come adesso. Hai dato il massimo per questa maglia! Sempre pronto a incoraggiare i compagni e a voler vincere a ogni costo. Vola in alto in Capitano!! Sarà impossibile dimenticarti”, recita un post del San Costantino Calabro.

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