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Incidente Ceggia, Domenico si schianta a 43 anni contro un platano mentre fa l’ultima consegna

Si chiama Domenico Piccolo e ha 43 anni la vittima dell’incidente mortale verificatosi a Ceggia, in provincia di Venezia, lo scorso 10 dicembre. Nato in Belgio, si è trasferito in Veneto dopo aver vissuto qualche tempo in un comune nei pressi di Reggio Calabria. Titolare di un negozio di frutta e verdura, stava facendo le ultime consegne della giornata quando si è schiantato con la sua auto contro un platano: “Il Signore aveva bisogno di un uomo buono come te”.
A cura di Ida Artiaco
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Stava facendo le ultimissime consegne della giornata Domenico Piccolo, 43 anni e gestore di un negozio di frutta e verdura, quando ha perso improvvisamente il controllo della sua auto e si è schiantato contro un platano, prima di precipitare in un fossato. Un impatto talmente violento che non gli ha lasciato scampo. C'è ancora incredulità nel veneziano per la morte dell'uomo, verificatasi lo scorso 10 dicembre a Ceggia. Domenico, nato in Belgio e poi trasferitosi con la famiglia a Mammola, piccolo comune nei pressi di Reggio Calabria, da anni viveva con la compagna nel Veneto orientale. Era stato anche un militare dell’Esercito prima di stabilirsi a San Donà di Piave ed aprire la sua nuova attività.

Proprio mentre stava finendo il suo turno di lavoro, è rimasto vittima del tragico incidente che gli ha fatto perdere la vita. Secondo quanto ricostruito finora, erano circa le 22 del 10 dicembre quando Domenico, che viaggiava sulla sua vettura, ne ha perso il controllo andandosi a schiantare prima contro un grosso platano e poi è finito all’interno di un fossato presente al limite della carreggiata. Alcuni automobilisti che stavano transitando proprio in quel momento sulla strada hanno notato quello che era accaduto e hanno lanciato tempestivamente l'allarme. Sul luogo si sono quindi recati i vigili del fuoco giunti da San Donà che hanno lavorato duramente per poter estrarre il corpo. I vigili del fuoco hanno infatti dovuto utilizzare cesoie e divaricatori idraulici per poterlo estrarre e consegnarlo al personale medico del 118, che ne ha solo potuto dichiarare il decesso. Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social network. Tra questi, quello di una donna che ricorda l'ultima volta che l'ha visto: "Era trascorso un solo giorno, da quando la tua generosità, nel condividere i tuoi frutti, con i miei scarni pasti freddi, per Alexander, il closchard a Musile ci aveva fatti incontrare. Ti vedevo tutti i giorni, dietro il tuo bancone colorato, come un arcobaleno, di frutti buoni, come il tuo cuore. A parlare con le persone, rubando l' unico raggio di sole. Era solo Lunedì a mezzodì, poi nella tarda serata di martedì, sei volato via, a soli 43 anni, lasciando nello sconcerto e nel dolore i tuoi cari e chi ti conosceva. Si … ne sono sicura, il Signore ti ha preso tra le sue braccia, perché aveva bisogno di un uomo buono e la tua generosità ti ha fatto guadagnare il Paradiso".

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