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Covid 19

In ritardo la consegna delle dosi Moderna alle Regioni: a rischio i vaccini per i più fragili

Nuova tegola sulla campagna di vaccinazione anti Covid in Italia: secondo quanto riferisce l’AdnKronos, ieri sera alle Regioni è arrivata una mail dalla struttura del commissario Arcuri in cui si comunica “che le dosi Moderna, destinate per questa settimana, non sono ancora arrivate nell’Hub di Pratica di Mare”. A rischio le somministrazioni per gli over 80.
A cura di Ida Artiaco
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Nuovo ritardo per Moderna, che ha avuto dei problemi con la consegna delle dosi di vaccino previste per questa settimana e destinate alle Regioni per la somministrazione alle fasce più facili della popolazione, come gli over 80. È quanto ha reso noto l'Adnkronos Salute: ieri sera sarebbe arrivata intorno alle 20 dalla struttura del commissario Arcuri per l'emergenza Covid una mail alle Regioni in cui si comunica "che le dosi Moderna, a voi destinate nella settimana corrente, non sono ancora arrivate nell'Hub di Pratica di Mare", vale a dire alla base dell'Aeronautica militare alle porte di Roma da cui partono le fiale destinate a tutto il territorio nazionale, dalla Lombardia alla Sicilia. Nella mail, che l'agenzia ha potuto leggere, si fa riferimento a un possibile "aggiornamento" oggi "circa le tempistiche presunte di arrivo delle dosi presso i punti di destinazione indicati dalle Regioni. Stiamo facendo il possibile affinché il vaccino sia nelle vostre disponibilità nel più breve tempo possibile", ha assicurato la struttura commissariale.

Ciò significa che se il ritardo dovesse essere confermato, potrebbero essere a rischio le vaccinazioni alla fascia più fragile della popolazione, vale a dire agli over 80, per i quali sono cominciate le somministrazioni delle prime dosi in alcune Regioni, mentre in altre si sta ancora procedendo alla prenotazione. In Lombardia, in particolare, rischia di slittare la vaccinazione agli ultra 80enni che necessitano di ricevere il siero a domicilio perché costretti a letto, circa il 10% del totale (agli altri è stato deciso di dare Pfizer). Il vaccino Moderna, infatti, rimane stabile a temperature standard di refrigerazione, tra 2 e 8 gradi, ma se le dosi dovessero tardare ad arrivare è possibile che non venga rispettata la data del 18 febbraio per l'avvio di questa fase della campagna.

Non è comunque la prima volta che si verifica una situazione del genere. Sempre Moderna, alla fine di gennaio, dopo i problemi già registrati con Pfizer e AstraZeneca, aveva fatto fatto sapere che nella settimana dell'8 febbraio delle 166mila dosi di vaccino destinate all'Italia ne avrebbe consegnate il 20% in meno, cioè solo 132mila. "Il nostro stupore, la nostra preoccupazione e il nostro sconforto aumentano, purtroppo ormai quasi ogni giorno le previsioni su andamento e durata della campagna vaccinale subiscono una rettifica", era stato allora il commento del commissario Domenico Arcuri.

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