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In 10mila in piazza con medici e infermieri per Barbara Capovani, psichiatra uccisa da un ex paziente

Circa 10mila persone sono scese in piazza a Pisa in ricordo di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa alla fine di un turno di lavoro da un ex paziente. Decine le iniziative in tutta Italia per ricordare la dottoressa aggredita a sprangate e morta in ospedale due giorni dopo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Fiaccolate nelle piazze, luci accese in reparto, striscioni e anche una borsa di studio per giovani medici in sua memoria. Così l'Italia ha reso omaggio a Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a fine turno da un ex paziente. Da Pisa (la sua città), a Palermo fino a Bolzano, Torino e Roma, sono state decine le iniziative in memoria della dottoressa aggredita a sprangate fuori dall'ospedale nel quale lavorava. Proprio lì dove Barbara lavorava e viveva, sono state almeno 10mila le persone scese in piazza per la manifestazione indetta con il supporto della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici e dei sindacati di categorie delle professioni sanitarie. L'obiettivo in tutta Italia è stato quello di sensibilizzare la popolazioni e le istituzioni sul tema della violenza sul luogo di lavoro nel contesto sanitario.

foto da Facebook
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La fiaccolata a Pisa è stata aperta da una corona di fiori con la scritta "per Barbara". In testa al corteo era presente il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e i vertici regionali e locali dei sindacati di categoria insieme all'assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini, al sindaco di Pisa Michele Conti. I negozi del centro hanno accolto il corteo abbassando temporaneamente le saracinesche e spegnendo le luci. Tra la folla, anche i familiari della dottoressa uccisa, diversi colleghi e volontari nell'ambito sanitario.

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"Essere qui è un dovere per le Istituzioni – ha asserito il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo -. Queste fiaccole sono simbolo del ricordo della dottoressa Barbara Capovani e sarà nostro compito tenerne sempre viva la memoria". Poi l'impegno della Regione. "Vogliamo aumentare il livello di sicurezza del personale sanitario e come Consiglio regionale siamo pronti a sollecitare il Parlamento con una proposta di legge nazionale che colmi le lacune dell'attuale sistema legislativo e tuteli i professionisti della salute mentale”. Il sindaco Michele Conti ha poi aggiunto che l'intera città di Pisa è "determinata a lanciare un grido di allarme" per evitare che aggressioni simili si ripetano sul luogo di lavoro.

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I colleghi hanno voluto deporre la corona di rose e gerbere bianche davanti al reparto di psichiatria dell'Ospedale Santa Chiara, poco lontano dal luogo in cui Paul Seung ha aggredito alle spalle la dottoressa appena uscita dal lavoro, riducendola in fin di vita.

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