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Il sindaco Matteo Ricci a Fanpage: “A Pesaro situazione sottovalutata, mi arrivano minacce di morte”

Mercoledì sera la manifestazione contro il green pass del movimento Io Apro, a Pesaro, si è spostata sotto all’abitazione del primo cittadino Matteo Ricci. Mentre lui era a Torino sua moglie, chiusa in casa con i due figli, ha fotografato dall’alto l’assembramento davanti al portone. “Hanno fatto tutto in diretta social, mostrando a mezza Italia la mia abitazione”, commenta Ricci a Fanpage.it. “Pochi giorni fa, l’organizzatore ha incontrato Matteo Salvini in un incontro ufficiale. Trovo che sia gravissimo. Adesso sui social mi arrivano minacce di morte”.
A cura di Luisa Santangelo
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"È stato un atteggiamento squadrista. Il fatto che una manifestazione si svolga sotto alla casa privata di un sindaco è un segnale preoccupante. Credo che la situazione di Pesaro sia stata sottovalutata". Il sindaco pesarese Matteo Ricci è tornato oggi da Torino, dove si trovava per impegni istituzionali. Era nel capoluogo piemontese quando ha ricevuto da sua moglie, la fotografia che documentava il corteo No Green Pass fermo sotto al suo portone. "Sono rimasti lì per mezz'ora, urlando e suonando il campanello del portone", e spaventando la coniuge del primo cittadino e i due figli minori. "Abbiamo sporto denuncia questa mattina – racconta Ricci a Fanpage.it – Adesso sto anche ricevendo minacce di morte, da movimenti più o meno reali, sui miei account social". I messaggi, firmati da una sedicente Milizia Aurata, arrivano ad annunciare che Ricci "presto verrà ritrovato con un 9×19 in fronte", riferendosi a un calibro di proiettile.

Sindaco, cosa è successo ieri sera?
Ero in attesa di collegarmi con uno studio televisivo, quando mi ha chiamato mia moglie e mi ha raccontato che c'era una manifestazione sotto casa nostra. Ricostruendo la situazione ho saputo che, a un certo punto della manifestazione No Green Pass, il capo del movimento Io Apro (Umberto Carriera, ndr) ha invitato tutti ad andare in corteo sotto casa del sindaco. La polizia non solo non li ha fermati ma, addirittura, li ha accompagnati sotto casa. Per almeno mezz'ora hanno urlato e inveito davanti al mio portone. Mia moglie è solo riuscita a mettere un braccio fuori dalla finestra per fare una foto. Hanno fatto tutto in diretta social, facendo vedere a mezza Italia dove abito.

Come è possibile che la polizia li abbia accompagnati?
È incredibile che siano arrivati sotto casa del sindaco e che nessuno abbia fatto nulla. La ministra Lamorgese sta facendo un ottimo lavoro, ma sicuramente la situazione di Pesaro è stata sottovalutata. Penso che la gestione dell'ordine pubblico sia stata assolutamente inadeguata. I manifestanti hanno avuto un atteggiamento squadrista e anche vigliacco, perché io non ero in casa.

C'erano precedenti personali con i manifestanti o con gli organizzatori?
C'erano stati degli scontri verbali, dialettici. Più volte hanno tentato di tenere aperti i ristoranti quando non si poteva, quando le regole lo impedivano. Ci sono stati molti controlli, multe e denunce. Però mai mi sarei aspettato che sarebbero arrivati a tanto.

Umberto Carriera, tramite i social, sostiene che i manifestanti fossero per lo più famiglie, donne, bambini e anziani. E che non siano rimasti sotto casa vostra per più di tre minuti. Dice anche che sono passati sotto casa sua, sindaco, come sotto casa di migliaia di cittadini.
Mia moglie mi ha raccontato che sono stati almeno mezz'ora, a suonare il campanello, urlare e inveire. Visto che c'è una denuncia, saranno i magistrati ad accertare i fatti e a chiarire come le cose siano andate. Al di là del tempo che sono rimasti lì, non esiste che si vada a manifestare sotto la casa privata di una persona. È una cosa inaccettabile, che denota uno scarso senso della democrazia e che dimostra che la libertà che invocano non sanno neanche cosa sia.

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Nei video si vedono bandiere tricolore ma nessuna bandiera di partito. I manifestanti sono legati a qualche movimento politico?
No, questo non mi risulta. Ma posso dire che pochi giorni fa è venuto Matteo Salvini, proprio qui a Pesaro, e che il primo incontro ufficiale lo ha fatto con il movimento Io Apro e con la persona che ieri ha guidato la manifestazione e il corteo sotto casa mia. Credo che questa cosa sia grave. Penso che chi ricopre ruoli istituzionali non si possa permettere di avvicinarsi a chi fa un vanto di non volere rispettare le regole e a chi sostiene posizioni no vax. Il green pass serve a questo: a incentivare le vaccinazioni, no? Chi è contro il green pass è a favore delle chiusure. Siccome noi non vogliamo più chiudere, sosteniamo il green pass e sosteniamo così la nostra economia.

Lei ha annunciato che scriverà alla ministra Lamorgese. E che chiederà l'intervento del governo. In che modo, in pratica?
Noi sindaci siamo in prima linea. Sono già tanti i sindaci che hanno ricevuto minacce durante i mesi delle chiusure, perché siamo rimasti noi a gestirle. E oggi, con il green pass, siamo presi di mira da coloro che sostengono posizioni antivacciniste e che non hanno nulla a che fare con la libertà che evocano. Non è che chiediamo tanto, chiediamo la serenità per il nostro lavoro e per le nostre famiglie che non c'entrano nulla. Non bisogna sottovalutare questi episodi.

Lei ha ricevuto minacce?
Dopo questo episodio ho cominciato a riceverne, sì. Minacce di morte di movimenti più o meno reali, ma che creano comunque un clima di grande tensione.

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