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Covid 19

Il bollettino del 16 aprile spiegato: con questo ritmo, zero contagi a metà giugno

Quasi 3800 contagi, ma anche un calo record dei pazienti in terapia intensiva e più di 60mila tamponi. Queste le principali notizie nel bollettino sull’emergenza Coronavirus diffuso dalla Protezione Civile: “L’epidemia ormai si è stabilizzata: di questo passo, possiamo auspicare zero contagi a metà giugno”, spiega Giovanni Forti, data analyst di YouTrend.
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Record nel calo dei pazienti in terapia intensiva. Questa è la buona notizia di oggi, leggendo il bollettino della protezione civile del 16 aprile sull’emergenza Coronavirus in Italia. I contagi  complessivi da nuovo Coronavirus sono 168.941 (+ 3786 rispetto a ieri), di cui 40.164 guariti (+ 2072) e 22.170 decessi (+ 525). Secondo il bollettino al momento sono 76.778 i malati in isolamento domiciliare (il 72% del totale), 26.893 sono ospedalizzati e 2.936 sono ricoverati in terapia intensiva. Dati, questi, ancora in diminuzione, confermando il trend negativo dei giorni scorsi. I tamponi effettuati sono 1.178.403 (+60.999 rispetto a ieri). Le regioni più colpite restano ancora la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia Romagna

“Se il calo prosegue con il ritmo di oggi, è ipotizzabile che si arrivi a zero casi attorno al 15 giugno”. Giovanni Forti, 25 anni è studente di Economics all'Università di Pisa e alla Scuola Superiore Sant'Anna. Dal 2018 fa parte della redazione di YouTrend, dove di occupa della parte editoriale, dell'analisi dei dati e della produzione di data visualization e su YouTrend ha scritto diversi articoli sulla pandemia del Covid-19: “Nonostante i 3788 casi di oggi, un numero più alto rispetto agli ultimi giorni – spiega Giovanni Forti a Fanpage.it -, abbiamo comunque un calo sensibile dei contagi rispetto alla scorsa settimana: ricordiamo che giovedì scorso c’erano stati 4204. Il calcolo della media mobile prevede che esca il dato di settimana scorsa ed entri il dato di oggi. Ecco spiegato perché anche i dati di oggi, nonostante tutto, vadano letti con moderato ottimismo”.

Ok, però perché c’è questo rimbalzo di casi verso l’alto?

Oggi ci sono stati 61mila tamponi, e questo spiega molto il rimbalzo dei casi di oggi. Avevamo da recuperare il ritardo dei giorni di Pasqua. Nella settimana abbiamo una media di 45mila tamponi giornalieri che è una soglia positiva.

Da dove arrivano questi contagi?

Le notizie peggiori di oggi arrivano dal Piemonte, che ha avuto 879 nuovi casi, un aumento vicino al 5%, trainato da Torino che oggi registra 460 casi in più, e diventa la prima provincia in Italia per crescita di contagiati.

Altro che picco…

Nei giorni scorsi parlavamo di aumenti nell’ordine del 2% o del 3%. Anche la Lombardia aumenta, attorno all’1,5%. È significativo anche il dato toscano, con un aumento di 300 casi in più e un aumento percentuale simile al Piemonte. È significativo, perché la Toscana non aumentava così tanto dal 2 di aprile.

Stiamo parlando sempre delle stesse regioni…

Piemonte e Lombardia, trainate da Torino e Milano sono gli epicentri italiani dell’epidemia, molto di più di quanto lo siano Brescia e Bergamo. Mentre – a parte la Basilicata che cresce del 5%, con 16 casi in più scoperti in una Rsa di Matera – tutte le regioni del Mezzogiorno hanno aumenti molto contenuti.

Di fatto, stiamo parlando di un’epidemia che si è fermata al Nord?

Sì, e non solo. La situazione sembra in generale ormai molto stabile. Pochi casi a inizio settimana, un aumento contenuto, ma comunque inferiore alla settimana precedente, nella seconda parte della settimana. Il tutto ci porta a un fine epidemia che iniziamo a vedere a 8-10 settimane da oggi. Non vorremmo dare troppa affidabilità alla media mobile come strumento predittivo, ma è ipotizzabile pensare che raggiungeremo la soglia degli zero casi nella seconda metà del mese di giugno. Se continueremo con questo ritmo, raggiungeremo il traguardo in otto settimane.

 

Chiudiamo con una buona notizia. Oggi aumentano anche i guariti…

Sicuramente l’alto numero dei tamponi spinge anche i guariti. Ma anche che siamo in una fase discendenti delle terapie intensive, che oggi hanno fatto registrare un -164 che è il dato migliore dal 20 marzo e rappresenta forse la notizia migliore di oggi, in assoluto.

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Francesco Cancellato è direttore responsabile del giornale online Fanpage.it e membro del board of directors dell'European Journalism Centre. Dal dicembre 2014 al settembre 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta.it. È autore di “Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione” (UBE, 2016), “Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l’Italia” (Egea, 2018) e “Il Muro.15 storie dalla fine della guerra fredda” (Egea, 2019). Il suo ultimo libro è "Nel continente nero, la destra alla conquista dell'Europa" (Rizzoli, 2024).
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