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Mattia Caruso ucciso dalla fidanzata Valentina

I fratelli di Valentina Boscaro chiamano la famiglia Caruso: “Non c’entrano, anche loro soffrono”

I familiari di Valentina Boscaro, la 30enne che ha ucciso a coltellate il fidanzato Mattia Caruso, hanno contattato i familiari della vittima dopo i funerali. “Anche loro stanno soffrendo” ha affermato la sorella del 31enne.
A cura di Gabriella Mazzeo
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I fratelli di Valentina Boscaro, la 31enne che la sera del 25 settembre scorso ha accoltellato a morte il fidanzato Mattia Caruso, avrebbero telefonato al fratello della vittima, Rosario Caruso. La telefonata sarebbe arrivata subito dopo il funerale del 30enne celebrato nella chiesa della Mandriola, frazione di Albignasego, alla presenza di familiari e amici arrivati dalla sicilia.

La famiglia del giovane avrebbe accolto positivamente quel gesto. "Ci ha fatto piacere, non era scontato. Non abbiamo nulla contro la famiglia di questa ragazza, non è colpa dei parenti di Valentina" ha dichiarato Melinda, sorella maggiore di Mattia, al quotidiano Il Mattino di Padova. "Non so se sia peggio avere un fratello morto o una sorella assassina – ha continuato -. Credo che anche loro stiano soffrendo molto".

Valentina Boscaro è stata sottoposta a fermo il 29 settembre scorso, 3 giorni dopo l'omicidio. La giovane ha prima fornito un alibi alle forze dell'ordine, dichiarando che Mattia era stato ucciso da un uomo incappucciato dopo un litigio in un ristorante, e poi ha confessato il delitto. "Stavamo litigando, lui mi stava strattonando. Ho preso il coltello tra il treno a mano e le marce e l'ho colpito. Ero stanca delle continue violenze".

Mattia Caruso (Facebook)
Mattia Caruso (Facebook)

Attualmente la 31enne si trova in detenzione domiciliare accusata di omicidio volontario con l'aggravante della relazione affettiva. La sua bimba avuta da una precedente relazione è andata a vivere con il padre a Rieti.

Gli inquirenti stanno ancora indagando sulle dinamiche dell'omicidio. Chi indaga teme infatti che Boscaro non abbia confessato tutta la verità e che possa aver fornito un secondo alibi. Le autorità vogliono infatti indagare sulle presunte violenze perpetrate dal 30enne ai danni della fidanzata. Per questo motivo sono infatti stati sequestrati entrambi i cellulari.

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