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“Ho fretta, ho lasciato i bimbi a casa”. Positiva al Covid, partorisce e fugge dall’ospedale col marito

I fatti sono avvenuti nella giornata di sabato 31 luglio all’ospedale Cervello di Palermo. Il marito è entrato indisturbato nella struttura per portare via la moglie: “Sono positivo al Covid, posso entrare”. Il piccolo, lasciato nella struttura, è stato inizialmente affidato alla nonna. La coppia rischia l’accusa di epidemia colposa: la donna avrebbe dichiarato di essere ‘no vax’.
A cura di Biagio Chiariello
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"Non avevano più alcuna intenzione di aspettare. Dicevano che avevano a casa i bambini". Queste le parole del personale sanitario dell’ospedale Cervello di Palermo sulla donna che, sabato 31 luglio, è fuggita dalla struttura sanitaria due giorni dopo aver partorito, lasciando il neonato nel nosocomio. La donna, ‘no vax' secondo quando riferiscono alcuni testimoni che l’hanno sentita parlare durante il ricovero, era positiva al Covid. Sembrerebbe che il marito sia riuscito ad entrare nella struttura eludendo la sorveglianza dei vigilanti.

"Sono positivo al Covid, posso entrare"

La donna, palermitana, era ricoverata in un'area riservata ai contagiati nel reparto di ostetricia del presidio ospedaliero Cervello e stava per essere dimessa per essere trasferita in ambulanza a casa. Dopo qualche ora dalla firma per le dimissioni, il coniuge è entrato in ospedale senza indossare la mascherina, entrando da un ingresso secondario e riuscendo a raggiungere il reparto e la stanza dove lo aspettava la moglie. Prima di entrare ha dichiarato “sono positivo e posso entrare”. I medici e gli infermieri hanno cercato inutilmente di dissuadere la coppia. Senza successo.

Marito e moglie rischiano accusa di epidemia colposa

Il personale sanitario ha dunque chiamato la polizia denunciando l'accaduto. Ua volante ha raggiunto i coniugi nella loro abitazione: erano sereni e stavano trascorrendo la giornata come se nulla fosse accaduto. L’episodio è stato segnalato alla polizia di Stato che ha avviato le indagini per ricostruire la vicenda e valutare eventuali responsabilità a carico della coppia che rischia l'accusa di epidemia colposa. Il bimbo, che sta bene ed è risultato negativo, era stato affidato alla nonna non contagiata dal coronavirus prima che la coppia andasse via di corsa.

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