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Giuseppina Fumarola uccisa dall’ex compagno. Su Facebook scriveva: “Un amico pazzo ha bisogno di aiuto”

Uccisa con due colpi di fucile Giuseppina Fumarola all’esterno dell’azienda dove lavorava dall’ex compagno, Vito Sussa, morto suicida. In casa dell’uomo trovate anche due pistole. L’ultimo post Facebook: “Ho salvato la mia vita lontano da lei”.
A cura di Chiara Ammendola
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Giuseppina Fumarola (foto Facebook)
Giuseppina Fumarola (foto Facebook)

Viveva a pochi metri dall'azienda tessile dove Giuseppina Fumarola lavorava, l'ex compagno della donna che ieri mattina l'ha uccisa a colpi di fucile prima che la 48enne riuscisse a iniziare il suo turno di lavoro. Probabilmente conosceva gli orari dei suoi spostamenti e così quando intorno alle 7 la ex compagna ha raggiunto il luogo di lavoro, Vito Sussa ha imbracciato un fucile e le ha sparato uccidendola sul colpo. Poi è scappato fino a raggiungere la propria abitazione dove si è tolto la vita impiccandosi nel garage.

L'ennesimo femminicidio in Italia, il 78esimo dall'inizio dell'anno, che questa volta ha scosso il Brindisino, e in particolare la piccola comunità di Villa Castelli dove i due vivevano. Una storia d'amore la loro finita già da qualche tempo ma la cui fine evidentemente non era stata accettata dal 52enne che in questi mesi ha covato nei confronti di Giuseppina rancore e odio, fino all'omicidio consumatosi ieri. Le ha sparato a sangue freddo: due colpi, uno al braccio e l'altro al petto, ai quali hanno fatto seguito le urla della donna che si è accasciata al suolo mentre alcune colleghe si precipitavano sul posto.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia locale insieme ai colleghi del Nucleo investigativo di Brindisi, coordinato dal capitano Rolando Giusti. Verranno ascoltati colleghi e famigliari sia della donna che dell'uomo per ricostruire gli ultimi istanti di vita di Giuseppina ma soprattutto i giorni precedenti all'omicidio: nell'appartamento dell'assassino sono state trovate, oltre al fucile utilizzato per uccidere la ex compagna, anche due pistole. Si tratta di armi che l'uomo sembra detenesse legalmente.

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Nel suo passato non ci sono problemi con la giustizia né denunce per stalking o maltrattamenti. Amici hanno raccontato che i rapporti tra i due erano piuttosto tesi e che lei soffriva il fatto che Sussa vivesse a pochi metri dal suo luogo di lavoro ma non aveva raccontato di particolari episodi di violenza da parte dell'uomo. Sul profilo Facebook dell'uomo si legge un post scritto tre giorni prima dell'omicidio: "Un amico delinquente ti aiuta sempre, ma un amico pazzo ha bisogno di aiuto" e un altro che risale al 28 agosto "Ho salvato la mia vita lontano da lei, grazie Gesù".

Intanto per oggi il sindaco di Villa Castelli, Giovanni Barletta, ha proclamato lutto cittadino. Alle 17 si terranno infatti i funerali di Giuseppina e per tutta la durata del rito funebre le serrande delle attività commerciali del comune resteranno abbassate. “Inaccettabile quanto avvenuto a Villa Castelli. Sono vicina ai figli della donna uccisa e a tutta la comunitá di Villa Castelli, travolta da questo dramma senza fine – dichiara l'onorevole Valentina Palmisano (M5s) – La morte di questa giovane mamma lascia un senso di vuoto e di sgomento. Una violenza inaudita, così cruenta. Episodi del genere ci fanno capire quanto ancora sia lunga la strada per sensibilizzare su questo tema. Nella legislatura appena trascorsa abbiamo introdotto il codice rosso, ma le norme penali non bastano. Bisogna investire nella cultura della non violenza e nella educazione sentimentale nelle scuole”.

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