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Foggia, agente di polizia penitenziaria picchiato da un detenuto. E’ gravissimo

L’agente, di 50 anni, è stato ripetutamente colpito alla testa con uno sgabello.
A cura di D. F.
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Un agente di polizia penitenziaria del carcere di Foggia è rimasto gravemente ferito dopo essere stato aggredito e colpito alla testa con uno sgabello da un detenuto. L'uomo è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale della città pugliese e – a causa dei numerosi e violentissimi colpi subito – le sue condizioni sono estremamente gravi. Lo rende noto un comunicato del sindacato Cosp. La vittima – spiega la nota – è un assistente capo della polizia penitenziaria di 50 anni. L'agente sarebbe stato aggredito e colpito al capo da un detenuto che gli si è scagliato contro. L'autore del pestaggio, un 29enne foggiano, era rinchiuso nella casa circondariale a seguito di condanne per rapina aggravata, ricettazione, e maltrattamenti in famiglia. Stando a quanto riferisce il Coordinamento sindacale penitenziario l'agente era in servizio di vigilanza nel nuovo reparto del carcere foggiano.

"Per motivi ancora poco chiari – è scritto nella nota – il 29enne si è scagliato contro l'assistente capo colpendolo ripetutamente al volto e alla testa con uno sgabello, inveendo sull'uomo che aveva perso i sensi". Il poliziotto ferito è stato trasportato con un'ambulanza del 118 agli Ospedali Riuniti di Foggia, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. "La situazione in cui versano i 208 penitenziari italiani a fronte di una popolazione carceraria di 58mila reclusi – rimarca il segretario generale nazionale del Cosp, Domenico Mastrulli – sta diventando sempre più ingovernabili. A Foggia ci sono 535 detenuti contro una capienza di solo 310 persone con un personale di polizia carente di oltre un centinaio di unità".

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