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Ferrara, operaio scivola sul pavimento e si trafigge l’addome con le forbici che ha in mano

Un operaio di 21 anni è scivolato sul pavimento e si è trafitto l’addome con un paio di forbici. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Cona, le sue condizioni non sono gravi.
A cura di Davide Falcioni
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Ancora un grave incidente sul lavoro. Un operaio di 21 anni impiegato presso l'azienda  "Mazzoni" di Tresigallo è rimasto ferito dopo essere accidentalmente scivolato a terra ed essersi trafitto l'addome con delle forbici che aveva in mano. Il giovane è stato ricoverato a Cona e fortunatamente non versa in gravi condizioni. Sul posto per accertamenti i carabinieri della stazione di Tresigallo, i sanitari del 118 e il personale SPISAL Ferrara.

Poche ore prima un altro incidente, ben più grave, si è verificato in Emilia: un operaio di 30 anni è morto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone a Borgo Panigale (Bologna). L'uomo stava effettuando dei lavori quando, per cause ancora da chiarire, è precipitato a terra. I primi a prestare soccorso all'uomo e lanciare l'allarme sono stati i suoi colleghi, che hanno richiesto l'intervento dei sanitari del 118, dei carabinieri della compagnia di borgo Panigale e gli ispettori della medicina del lavoro.

Inail: "Nei primi 10mesi dell'anno 909 morti"

Secondo l'ultimo report pubblicato dall'Inail alla fine di ottobre le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 909, 108 in meno rispetto alle 1.017 registrate nei primi 10 mesi del 2021 (-10,6%), sintesi di un decremento delle denunce osservato nel quadrimestre gennaio-aprile (-32,5%) e di un incremento tra maggio e ottobre (+11,7%), nel confronto tra i due anni. Si registrano 127 casi in meno rispetto al periodo gennaio-ottobre 2020 (1.036 decessi) e 13 in più rispetto al periodo gennaio-ottobre 2019 (896 decessi).

"A livello nazionale – spiega l'Inail – i dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento per i primi 10 mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, solo dei casi avvenuti in occasione di lavoro, scesi da 815 a 659, per il notevole minor peso delle morti da Covid-19, mentre quelli in itinere sono passati da 202 a 250. Il calo ha riguardato soprattutto l’industria e servizi (da 859 a 772 denunce), seguita da conto stato (da 46 a 32) e agricoltura (da 112 a 105). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio all’Inail, nei primi dieci mesi dell’anno, in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+46,1%), seguito da Isole (+41,7%), Nord-Ovest (+39,7%), Centro (+35,9%) e Nord-Est (+18,3%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+84,3%), la Liguria (+59,2%) e il Lazio (+55,9%)".

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