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Fanmemory – 25 luglio / 9 settembre 1943: Fanpage e la memoria dell’Italia

Raccontare insieme a voi un periodo fondamentale nella storia dell’Italia, dal 25 luglio al 9 settembre 1943: ecco Fanmemory, l’historian citizen di Fanpage.
A cura di Marcello Ravveduto
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Cos’è Fanmemory? Vogliamo raccontare insieme a voi un pezzo della storia italiana giunta al suo settantesimo anniversario: dalla caduta del fascismo (25 luglio 1943), allo sbarco degli alleati a Salerno e la contestuale dichiarazione di armistizio (8/9 settembre 1943). È uno strumento di partecipazione che consente agli utenti del web di essere soggetti attivi della divulgazione storica. L’intenzione è incoraggiare, grazie alle tecnologie del web 2.0, la preservazione e la presentazione del passato stimolando la memoria collettiva. L’uso dei media digitali permette di “democratizzare” la storia, incorporando le voci le testimonianze di chi ha vissuto quel periodo storico.

Un canale pubblico attraverso il quale connettere la storia alla dimensione della vita quotidiana. Immaginate che Fanmemory sia un nuovo archivio storico digitale in cui versare i materiali che ognuno ha disposizione a portata di mano; un social network della memoria al quale postare, anche usando lo smart-phone come riproduttore, fotografie di persone, famiglie, militari, città, oggetti, documenti, giornali, case e tutto ciò che possa essere utile a ricostruire la scena di quel periodo. Non solo. Chiediamo, a chi ne ha voglia e tempo, di realizzare (con telecamere e macchine fotografiche digitali o con il cellulare) video interviste ai nonni, agli zii, agli amici, ai conoscenti, insomma a chiunque abbia vissuto in prima persona (avendo già raggiunto all’epoca l’età adolescenziale, ovvero una generazione che oggi ha tra gli ottanta e i novanta anni) la caduta del regime, lo sbarco e l’armistizio inviando i loro racconti e gli episodi vissuti a Fanmemory.

L’obiettivo è duplice: da un lato attivare percorsi di testimonianza conservando e trasformando la memoria in una fonte storica; dall’altro stabilire una connessione tra la comunità scientifica e il pubblico della rete che, assumendo la veste di storico pubblico (o historian citizen), intreccia i fili delle memoria di quanti abbiano partecipato ai grandi eventi della storia nazionale in qualità di semplici cittadini.

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