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Ex maresciallo dei carabinieri ucciso in Salento: Silvano Nestola morto sotto gli occhi del figlio

Silvano Nestola, ex maresciallo dei carabinieri, è stato ucciso nella serata di ieri da un killer incappucciato presso Copertino, in Salento. Secondo quanto rivelato, l’uomo avrebbe risposto alla chiamata di qualcuno che lo ha attirato fuori dal suo appartamento. L’assassino incappucciato avrebbe sparato all’ex maresciallo sette volte prima di fuggire nelle campagne circostanti.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Silvano Nestola sarebbe uscito di casa per rispondere alla chiamata di qualcuno, probabilmente una persona che conosceva. L'ex maresciallo dei carabinieri è stato ucciso sotto casa da un killer incappucciato nella serata di ieri. L'omicidio è avvenuto nei pressi di contrada Tarantino, alla periferia di Copertino, in Salento. Il 46enne aveva prestato servizio nel Nucleo informativo del Comando provinciale dei carabinieri di Lecce.

Secondo le prime informazioni, l'uomo si era recato a cena a casa della sorella insieme al figlio di 12 anni. Aveva finito di cenare nella sua abitazione di campagna e con il figlio stava raggiungendo l'auto parcheggiata all'esterno quando l'uomo incappucciato si è avvicinato a lui. Contro di lui sette colpi di pistola: ad ucciderlo sono state quattro pallottole. L'ex maresciallo avrebbe tentato la fuga in auto: il finestrino del lato passeggero è stato crivellato dalle pallottole.

Allertati nell'immediato i soccorsi. L'uomo, rimasto mortalmente ferito, è deceduto poco prima che l'ambulanza potesse soccorrerlo. Si indaga per risalire all'identità del killer misterioso che si è dileguato nelle campagne circostanti subito dopo l'omicidio. Secondo gli inquirenti, nelle immediate vicinanze aveva un'auto per fuggire, probabilmente guidata da un complice. I carabinieri della locale stazione e i colleghi del reparto operativo di Lecce, unitamente ai militari del Ros, indagano su quanto accaduto. Le ricerche del killer incappucciato si concentrano sull'asse Brindisi-Lecce. Secondo le prime indiscrezioni sono state portate nella caserma di Lecce alcune persone per essere interrogate. Una famiglia di San Donaci sarebbe stata portata in caserma dai carabinieri per rispondere ad alcune domande sulla morte di Silvano Nestola.

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