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Etna, terremoto a Catania: crolli e feriti

Etna, forte terremoto a Catania: magnitudo 4.8. Crolli e feriti: “Vivi per miracolo”

La terra trema ancora in Sicilia: questa notte alle ore 3.18 una scossa con epicentro tra Viagrande e Trecastagni, a nord di Catania ha fatto crollare parzialmente abitazioni, chiese e ferito alcune persone. Una famiglia viva racconta quei momenti drammatici: “Noi, vivi per miracolo”. Per tutta la notte decine di scosse. Il bilancio è di dieci feriti.
A cura di Redazione
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Forte terremoto nella notte a Catania: una scossa di magnitudo 4.8 ha provocato crolli e feriti a Nord della città siciliana dove da alcuni giorni la terra ha tremato a causa dell'attività del vulcano Etna. Secondo l'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) il sisma è avvenuto questa notte alle ore 3.18 e ha avuto un ipocentro a solo un chilometro di profondità ed epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni. Al momento si registrano dieci feriti lievi e case danneggiate o parzialmente crollate: la situazione più grave a Fleri dove una intera famiglia si è salvata grazie ai mobili che hanno fatto da scudo: "Eravamo a letto – ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo" (Qui le foto dei danni)

La terra ha tremato tutta la notte: registrate dai sismografi almeno undici scosse superiori a magnitudo 2. Tra le più rilevanti, oltre a quella più forte delle ore 3.18 con magnitudo 4.8 anche una delle ore 1.09 di magnitudo 3.3 vicino ad Aci Sant'Antonio. Tutte le scosse hanno avuto una bassa profondità. Chiusa per precauzione l'autostrada A18 per una serie di lesini sull'asfalto.

 

Il bilancio: 10 feriti, crolli in case e chiese

Il bilancio dei feriti è passato da quatto a dieci, tutti non in gravi condizioni. È emerso dalle riunioni avvenute nella notte nel centro coordinamento soccorsi convocato dalla prefettura. È stato anche fatto un bilancio provvisorio dei danni: crolli dei muri delle case e danni alle chiese. Le zona più colpita è stata Fleri, nella frazione Zafferana Etnea. Disposta anche la chiusura parziale dell'Autostrada A18 nel tratto tra Acireale e Giarre. Il prefetto ha fatto aprire scuole e palestre per dare la possibilità a chi non può tornare a casa di avere comunque un riparo per le prossime ore. C'è anche chi ha deciso di non tornare a casa per paura. In questi centri l'assistenza è affidata alla Croce Rossa. In volo, per monitorare i danni, si sono  alzati gli elicotteri di forze armate e polizia.

Gente in strada, una notte di terrore

Subito dopo la scossa decine di persone sono scese in strada per la paura. Intere famiglie hanno abbandonato le loro case anche con bambini piccoli nei paesi vicini all'epicentro. Danni soprattutto a vecchie case, spesso abbandonate. All'interno degli appartamenti caduta di suppellettili da credenze e oggetti appesi alle pareti.il sisma ha causato il crollo di calcinacci e di una statua della Madonna nella chiesa del Sacro Cuore a Santa Venerina. Nelle case crepe e lesioni. Alcune famiglie hanno deciso di lasciare le loro case e di trascorrere la notte in auto

Famiglia si salva: "Noi, vivi per miracolo"

A Fleri una famiglia ha rischiato di restare sepolta tra le macerie della sua casa: madre padre e due figli minorenni. A raccontare la notte di terrore è il capofamiglia; "Eravamo a letto – ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo". Per loro, fortunatamente, solo qualche lieve escoriazione. Nella frazione di Zafferana Etnea un anziano di 80 anni è stato salvato dai soccorritori che l'hanno estratto dalle macerie della sua casa. L'uomo è stato sepolto mentre dormiva. Ha contusioni alla testa ed è ricoverato in codice verde. Sempre a Zafferana Etnea una casa di riposo, date le lesioni riportate, è stata abbandonata dagli ospiti.

L'attività vulcanica dell'Etna

È ormai da giorni che l'Etna provoca scosse di terremoto nel Catanese. Specialmente nelle ultime ore gli esperti hanno registrato un innalzamento di tutti i valori specialmente quelli legati ai tremori dei suoi condotti magmatici interni, segnale della presenza di grande ‘energia' e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell'edificio vulcanico.

Terremoto Catania, nessun danno in centro città

Nessun danno si è registrato in centro città dopo il terremoto che ha colpito alcuni paesi ai piedi dell'Etna tra cui Zafferana Etnea. La prefettura, in attesa dell'arrivo del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, ha diffuso i risultati dopo i primi sopralluoghi in città. Sono state 190 le telefonate arrivate tra le 3.23 e le 7 del mattino alla sala operativa del 112. Centocinquanta sono state smistate ai vigili del fuoco e le altre 40 al settore di intervento medico. A confermare i dati il coordinatore nel centro, Nicola Le Mura. Gli interventi maggiori sono stati per crolli, lesioni, feriti, attacchi di panico.

“Tanta paura stanotte a Catania, alcuni crolli e per fortuna solo qualche ferito lieve. Grazie ai soccorritori, sono in continuo contatto con le autorità”, ha twittato il ministro della Salute, Giulia Grillo.

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