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Effetti collaterali vaccini anti Covid, Aifa: “46mila segnalazioni, ma nel 92,7% dei casi non gravi”

Secondo il terzo rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid realizzato dall’Aifa, tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2021 sono arrivate 46.237 segnalazioni di effetti collaterali su un totale di 9.068.349 dosi somministrate, per un tasso di segnalazione pari a 510 ogni 100.000 dosi. Il 92,7% sono riferite a eventi non gravi, che si risolvono completamente nel giro di qualche ora, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia, stanchezza e dolori muscolari.
A cura di Ida Artiaco
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L'Aifa, l'Agenzia italiana del Farmaco, ha pubblicato nelle scorse ore sul proprio sito ufficiale il terzo rapporto sulla farmacovigilanza sui vaccini anti Covid in fase di distribuzione in Italia. I dati si riferiscono al periodo compreso tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2021 e riguardano i tre vaccini in uso nella campagna vaccinale, vale a dire Pfizer-BioNtech, Moderna e AstraZeneca. In questi tre mesi sono arrivate all'Agenzia 46.237 segnalazioni di effetti collaterali su un totale di 9.068.349 dosi somministrate, per un tasso di segnalazione pari a 510 ogni 100.000 dosi, di cui il 92,7% sono riferite a eventi non gravi, che si risolvono completamente nel giro di qualche ora, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia, stanchezza e dolori muscolari.

Come riferisce l'Aifa, la maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Comirnaty (81%), quello realizzato da Pfizer, finora il più utilizzato nella campagna vaccinale, anche se si segnala un aumento delle segnalazioni per il vaccino Vaxzevria di AstraZeneca (17%) a seguito dell’incremento dell’uso di questo tipo di antidoto. Le segnalazioni relative al vaccino Moderna rappresentano invece il 2% del totale e sono proporzionali al numero più limitato di dosi somministrate (5%). Gli eventi segnalati insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (87% dei casi). Per tutti i vaccini gli eventi avversi più segnalati sono febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea, in linea con le informazioni note sui vaccini finora utilizzati in Italia.

Un focus particolare è stato dedicato agli eventi tromboembolici dopo la somministrazione di Vaxzevria, di cui è stato raccomandato l'uso agli over 60 dal Ministero della Salute dopo il pronunciamento di Ema. Ebbene, secondo il report di Aifa, si sono verificati, entro 2 settimane dalla vaccinazione, dei casi molto rari di trombi associati a bassi livelli di piastrine nel sangue. Su un totale di 62 casi inseriti in Eudravigilance in Italia sono stati segnalati 7 casi (con due decessi) di trombosi dei seni venosi intracranici (CSVT) fino al 22 marzo 2021 e 4 casi (con due decessi) di trombosi di più vasi sanguigni in sede atipica sui 24 inseriti nello stesso periodo nella rete di sorveglianza europea. L’approfondimento a livello nazionale di queste segnalazioni è condotto con il supporto di un “Gruppo di Lavoro per la valutazione dei rischi trombotici da vaccini anti-COVID-19”, costituito da alcuni dei massimi esperti nazionali di trombosi ed emostasi.

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