Due alpinisti morti sulla Marmolada, recuperati dopo ore di ricerche i corpi
Sono stati recuperati dall'elicottero Falco 2 i corpi senza vita dei due alpinisti trevigiani morti durante un'escursione sulla Marmolada. Francesco Favilli e Filippo Zanin, così si chiamavano le due vittime, stavano scalando la via Don Chisciotte quando, per cause ancora da accertare, sarebbero precipitati e forse morti sul corpo. Ieri sera, verso le 23.20, il Soccorso Alpino è stato attivato dalla centrale del Suem del Veneto, allertata dalla moglie di uno dei due alpinisti. La donna ha infatti riferito di aver contattato il marito tramite sms intorno alle 14 di ieri, ma di non aver mai ricevuto risposta.
Per questo motivo, ha deciso di allertare le autorità per mettere in moto la macchina dei soccorsi. Le operazioni sono partite subito: in un primo momento i soccorritori hanno trovato solo le macchine, rispettivamente parcheggiate a Malga Ciapela, da dove erano partiti per la scalata, e in Fedaia, dove sarebbero arrivati dopo aver concluso l'escursione. A quel punto sono partite le ricerche a piedi e intorno alle 5.30 di questa mattina, una squadra del Soccorso alpino si è recata al Rifugio Falier per osservare la zona con il binocolo.
L'accertamento non ha dato gli esiti sperati e così è iniziata la perlustrazione con l'elicottero Falco 2, che si è diretto sui ghiaioni che i due avrebbero dovuto percorrere durante la scalata della Marmolada. Qui sono stati trovati i due corpi esanimi. Le salme sono state recuperate poco dopo e trasportate presso la cella mortuaria di Rocca Pietore.
Secondo quanto reso noto, i due erano partiti ieri, martedì 3 settembre, intorno alle 4.30 dal Rifugio Falier per effettuare la scalata, ma sarebbero precipitati già sui primi tiri. Le circostanze dell'incidente sono ancora in fase di accertamento. Favilli e Zanin erano due manager originari del Trevigiano.