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Dress code a scuola, dalle treccine colorate ai braccialetti: i divieti più assurdi in classe

Solo 1 studente su 4 non può scegliere liberamente cosa indossare in classe: è quanto rivelato da un’indagine condotta da Skuola.net sui dress code più assurdi diffusi nella scuola italiana, regolamentati da provvedimenti o semplicemente “consigliati”: dal divieto di indossare braccialetti e magliette dai colori sgargianti fino all’obbligo di non bere durante le lezioni.
A cura di Ida Artiaco
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La scuola è ormai ricominciata in tutta Italia e le novità con le quali gli studenti devono confrontarsi non sono poche. Tra queste, ci sono quelle relative al dress code, un tema, questa, diventato molto dibattuto tra i giovani dopo il caso di una scuola di Scampia, in provincia di Napoli, dove ad un alunno è stato vietato l'ingresso in classe perché aveva delle treccine blu elettrico, poco consone secondo la dirigente scolastica all'ambiente scolastico, che ha dovuto tagliare per non perdere le lezioni. Ma questo è solo uno dei tanti divieti imposti negli istituti italiani dove, diversamente rispetto a quanto si pensi, non tutti possono vestirsi liberamente e seguire il proprio gusto. Lo rileva un'indagine di Skuola.net, che ha intervistato 1300 alunni: solo il 38% ha dichiarato di scegliere senza problemi l'outfit per andare a scuola. È così che sono venuti fuori anche i divieti più assurdi che i ragazzi hanno trovato ad attenderli al ritorno sui banchi.

Niente pantaloni strappati e capelli tinti: i dress code più diffusi in classe

Qualche esempio? Niente canottiere, pantaloni strappati e pantaloncini sopra al ginocchio da indossare a scuola. Queste sono le regole che deve seguire almeno 1 studente su 4, che racconta come nel proprio istituto sia stata emanata una circolare specifica volta a fare chiarezza sul tipo di vestiario da dover indossare nell’edificio scolastico. E anche lì dove il dress code non è messo nero su bianco con un regolamento, viene
sottinteso e rimandato al giudizio dei genitori, con il “consiglio” di mantenere una certa sobrietà. Non tutti, però, sembrano aver digerito di buon grado le restrizioni che riguardano l’abbigliamento: 1 studente su 10 afferma che non seguirà le regole imposte dall’istituto, giudicandole troppo stringenti. Soprattutto quando queste prevedono divieti quantomeno singolari (e talvolta estremi), come il non poter utilizzare
braccialetti, non potersi tingere i capelli e non poter indossare magliette dai colori sgargianti.

Non solo vestiario: i divieti più assurdi di presidi e prof

Ma i divieti imposti agli studenti non riguardano solo il vestiario. Qualcuno degli intervistati da Skuola.net ha affermato di avere il divieto di bere durante le lezioni; se proprio ha necessità, deve chiedere il permesso all’insegnante. Altri hanno raccontato che non è più possibile acquistare bottigliette d’acqua all’interno dell’istituto o che non si può tenerle in classe sul banco. Ci sono poi ragazzi che riportano che, quando c’è il docente in aula, è assolutamente vietato andare in bagno.Ci sono poi ragazzi che riportano che, quando c’è il docente in aula, è assolutamente vietato andare in bagno. E, per qualcuno, persino uscire in cortile durante la ricreazione non è più una cosa così scontata. Rimane tuttavia uno "spazio" in cui gli studenti sono liberi di esprimersi: il corredo scolastico. Infatti sono pochissime (non superano la soglia del 10%) le scuole che limitano il libero arbitrio fornendo diari (8%), zaini, astucci e quaderni (2%) uguali per tutti. Evviva le scelte personali, quindi, almeno in questo.

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