Dramma sul Monte Breithorn, salva l’amico dalla caduta ma sprofonda nel crepaccio e muore

"È caduto nel crepaccio per salvarmi. Io stavo per sprofondare e lui mi ha sostenuto ma così facendo ha fatto crollare il ponte di neve ed è precipitato nel vuoto", è la terribile ricostruzione degli ultimi drammatici istanti di vita di Maciej Jacek Szopa, l'alpinista polacco di 42 anni morto nelle scorse ore sul Breithorn centrale, nel gruppo del Monte Rosa a 3.900 metri di quota al confine tra Valle d'Aosta e Piemonte, dopo essere caduto in un crepaccio. A raccontare quanto accaduto nel pomeriggio di giovedì l'amico ucraino ma residente in Polonia della vittima. I due, alpinisti esperti, procedevano insieme in cordata per una scalata quando è avvenuta la tragedia. "Eravamo legati in conserva, lui procedeva dietro di me. Quando il ponte di neve ha ceduto io mi sono salvato ma lui è precipitato" ha spiegato ai soccorritori il sopravvissuto, aggiungendo sconsolato: "Ho provato a estrarlo, ma la corda era molto lunga e non ce l'ho fatta a tirarlo fuori".
Secondo la ricostruzione, i due amici erano stati impegnati per l'intera giornata a scalare diverse vette ed erano molto stanchi quando è avvenuta a tragedia, intorno alle 16 di giovedì. Gli alpinisti stavano rientrando verso Plateau Rosa, da dove poi sarebbero scesi a Cervinia, dove alloggiavano in un residence. Durante il ritorno qualcosa però è andato storto. Il sopravvissuto è scivolato, l'amico lo ha sorretto ma nello sforzo ha fatto cedere il “ponte” di neve in superficie ed è finito nel crepaccio che taglia il ghiacciaio in obliquo. Szopa è rimasto incastrato a oltre 25 metri di profondità. Lì lo hanno trovato dopo ore di ricerca gli uomini del Soccorso alpino valdostano e del Soccorso alpino della guardia di finanza. Viste le dimensioni ristrette della fessura di ghiaccio che si restringe verso il basso, i soccorsi hanno dovuto procedere con calma aprendosi un varco con l'impiego di motosega e demolitore. Secondo il medico legale, il trauma cranico riportato fa pensare a una morte sul colpo o comunque avvenuta in stato di incoscienza. La salma dell'uomo è stata trasferita nella camera mortuaria di Valtournenche