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Donne uccise in strada, l’uomo che ha accompagnato il killer: “Gli ho dato solo un passaggio”

Nell’interrogatorio di garanzia nel carcere, davanti al Gip di Catania, il 55enne fermato per concorso nell’omicidio delle due donne uccise a Riposto si è proclamato innocente pur non rispondendo alle domande del giudice e avvalendosi della facoltà di non rispondere.
A cura di Antonio Palma
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L’uomo fermato con la grave accusa di concorso nell’omicidio delle due donne uccise a Riposto dall’ergastolano Salvatore La Motta si è proclamato innocente, sostenendo di aver solo dato un passaggio al killer e di non sapere delle intenzioni dell’amico. Luciano Valvo, 55enne pregiudicato di Riposto, era stato fermato ieri dai carabinieri, su indicazione della Procura distrettuale di Catania, perché ripreso dalle telecamere di sorveglianza al volante dell’auto con cui il killer aveva raggiunto la prima vittima, Carmelina Marino, ferma nella sua auto sul lungomare della città etnea.

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Oggi nell’interrogatorio di garanzia nel carcere, davanti al Gip di Catania, il 55enne si è proclamato innocente pur non rispondendo alle domande del giudice e avvalendosi della facoltà di non rispondere. L’uomo, vecchia conoscenza di La Motta, ha solo detto che al killer, morto poi suicida davanti alla caserma dei carabinieri, si è limitato a dare un passaggio con la sua auto, una Volkswagen Golf di colore nero immortalata dai video della zona dell’agguato mortale alla 48enne Carmelina Marino.

Secondo il suo legale, l’uomo non ha potuto fare altro che avvalersi nuovamente della facoltà di non rispondere, come ha già fatto ieri sera davanti al PM dopo il fermo, in quanto non gli è stato possibile visionare gli elementi di accusa a suo carico e valutare dunque una difesa precisa.

Per l'avvocato Enzo Iofrida, il suo assistito comunque non stava scappando né era pronto a farlo quando è stato bloccato dai carabinieri né tantomeno avrebbe riaccompagnato La Motta a casa dopo il primo omicidio. "Abbiamo il gps che lo dimostra" ha spiegato.

Dalle telecamere di video sorveglianza della zona che hanno ripreso il primo delitto, secondo gli inquirenti, è emerso che il killer è sceso proprio dalla vettura del 55enne prima di sparare al volto di Carmelina Marino, ferma nella sua auto. La stessa vettura dell'amico, una Volkswagen Golf, in cui poi l'uomo sarebbe risalito, sempre dal lato passeggero, prima di compiere il secondo omicidio e uccidere Santa Castorino.  Le riprese video acquisite dai carabinieri,  indicnao che il killer è arrivato sul posto ed è sceso proprio dal veicolo di Valvo prima di raggiungere velocemente la donna che sedeva sul lato guidatore, aprendo la portiera lato passeggero e sporgendosi nell’abitacolo dove ha fatto fuoco. Il fermato per non sembrerebbe essere coinvolto nel secondo agguato mortale.

Il gip Luca Lorenzetti si è riservata la decisione sulla convalida del fermo di indiziato di delitto e sulla misura cautelare a carico dell'uomo detenuto nel carcere di Catania piazza Lanza.

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