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Donano oltre mille ore di ferie e permessi alla collega malata: “Gesto che restituisce dignità e sicurezza”

Un centinaio di colleghi di una lavoratrice malata hanno raccolto circa 1070 ore, per un totale di quasi 130 giorni di ferie che potrà trascorrere a casa per curarsi, dopo aver esaurito tutti gli istituti contrattuali e di legge a sua disposizione. La bella storia di solidarietà arriva dallo stabilimento della multinazionale svedese Electrolux di Susegana, in provincia di Treviso.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Una lavoratrice malata e in difficoltà e una squadra di colleghi pronti a venire in suo aiuto. Sono i protagonisti di una bella storia di solidarietà che arriva dallo stabilimento della multinazionale svedese Electrolux di Susegana, in provincia di Treviso.

I colleghi della donna hanno deciso di "donarle" mille ore di ferie e permessi. Un gesto che ha garantito alla lavoratrice la necessaria serenità per affrontare la sua grave situazione di salute, dopo aver esaurito tutti gli istituti contrattuali e di legge a sua disposizione.

Il fatto risale alla fine di settembre e l'inizio del mese di ottobre. Un centinaio di colleghi ha raccolto circa 1070 ore, per un totale di quasi 130 giorni di ferie che questa donna potrà trascorrere a casa per curarsi.

“Il gesto dei lavoratori è un'espressione concreta di una comune che si prende cura dei suoi membri di lavoro – ha sottolineato Augustin Breda della Fiom Cgil – Il valore di questa mobilitazione va oltre la semplice somma di ore donate".

Come riportano i quotidiani locali, la “donazione” è stata possibile grazie alla collaborazione delle RSU e le organizzazioni sindacali (FIM, FIOM, UILM) che hanno attivato la procedura delle “ferie solidali”, con la convocazione di un incontro. Alla procedura i dipendenti hanno potuto aderire liberamente.

Si è applicato un quadro normativo preciso, regolato dalla legge, dal CCNL dei metalmeccanici e dall'integrativo di Gruppo Electrolux. La direzione dell'azienda è stata parte attiva valutando la validità della proposta sindacale e completando la procedura.

“Sapere di non essere soli, di poter contare sulla rete di supporto dei propri colleghi, è un fattore cruciale per affrontare le avversità più gravi, senza l'ulteriore peso della preoccupazione, personale e famigliare, economica o peggio del rischio di perdere il lavoro",  ha aggiunto Breda.

E conclude: "In un momento di fragilità, questo gesto le ha restituito dignità e sicurezza, permettendole di concentrare l’attenzione alla cura, iniziata immediatamente”. In 15 anni è già la quarta volta che i sindacati interni con i dipendenti scelgono di attivare le "ferie solidali".

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