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Torna l’ora legale domenica 28 marzo: ecco quando spostare le lancette in avanti

Domenica 28 marzo torna l’ora legale che ci assicura un’ora di luce in più, ma anche un’ora di sonno in meno. Quando vanno spostate le lancette degli orologi? E perché l’Italia ha deciso di mantenere il cambio dell’ora anche dal 2021 in poi, contrariamente a quanto deciso dal resto dei Paesi Europei?
A cura di Gabriella Mazzeo
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Domenica 28 marzo c'è il cambio dell'ora: in Italia si dormirà un'ora in meno e si dirà addio all'ora solare. Nella notte tra sabato 27 e l'ultima domenica del mese, le lancette di tutti gli orologi andranno spostate in avanti di un'ora. In Europa l'ora legale tornerà per l'ultima volta: la maggioranza dei Paesi dell'Unione ha infatti deciso di abrogare il sistema di suddivisione dell'orario per non causare stress nel cambio ai cittadini, che spesso ne risentono anche con leggero malessere al momento dello spostamento delle lancette. L‘Italia invece ha chiesto formalmente di mantenere l'attuale sistema solare-legale. A chiedere di rinunciare all'ora solare, soprattutto i Paesi nordici che già giovano di giornate più lunghe rispetto a quelle mediterranee. Per l'Italia, invece, si tratta di un notevole risparmio dal punto di vista dei consumi.

A che ora spostare le lancette

Le lancette dell'orologio andrebbero cambiate alle 2 del mattino, spostandole in avanti di un'ora. Con il cambio dell'ora si guadagna dunque un'ora in più di luce, ma si dormirà un'ora in meno. Ogni anno il nuovo regime scatta nell'ultima domenica di marzo. L'ora solare torna normalmente nel mese di ottobre, quando il sole inizia a tramontare prima e le ore di buio aumentano. L'idea di sfruttare la luce solare d'estate arriva nel 1907: il costruttore inglese William Willet la propose come soluzione alla crisi energetica europea durante la prima guerra mondiale. L'ora legale è definitiva nel nostro Paese dal 1965, dopo che in tutta Europa era stata abolita e riconfermata più volte.

Cosa ha deciso l'Italia sull'ora legale

Il nostro Paese, contrariamente a diversi altri membri dell'Unione, ha deciso di mantenere il doppio sistema di orario dopo che l'Europa ha deciso di abrogarla nel 2018. Nel 2019, il governo aveva chiesto formalmente di mantenere il sistema invariato e con l'arrivo del 2020 la richiesta non è stata variata. Tutti i Paesi europei hanno quindi già deciso se uniformarsi o meno sulla questione lancette dell'orologio: la nostra penisola sarà in controtendenza rispetto alla Francia, ma anche rispetto alla Germania, la Finlandia, la Lituania, la Svezia e l'Estonia. L'Europa ha chiesto un livellamento più o meno uniforme sull'organizzazione e questo piccolo fuso orario potrebbe modificare leggermente le dinamiche di logistica omologate proprio con l'introduzione di ora legale e solare.

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