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”Dobbiamo amare i nostri figli come quando sono nati”: al pride di Lecce sfilano anche le mamme

Dopo otto anni di assenza, è tornato il Salento Pride nel capoluogo leccese. Sostenuto da molte associazioni del territorio e patrocinato dal Comune di Lecce, ha colorato d’arcobaleno le strade della città con oltre 3.000 persone. Un successo contro i pregiudizi, le paure e la violenza.
A cura di Daniele Balestreri
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Dopo otto anni di assenza, il 16 luglio 2022 è tornato il Salento Pride nel capoluogo leccese, un evento organizzato da Arcigay Salento, I Sentinelli del Salento, Lobello Records e Ra.Ne. – Rainbow Network APS e fortemente sostenuto dal Comune di Lecce, in particolare dal Sindaco Carlo Salvemini: “la felicità di ciascuno non minaccia la felicità degli altri” ha detto ai microfoni di Fanpage.it. “Manifestazioni come questa hanno il compito di rompere i pregiudizi, liberare le paure e neutralizzare gli istinti di violenza” ha continuato.

Il corteo

La festa è iniziata nel pomeriggio con l’intervento musicale delle “Sorelle Marinetti” e si è poi trasformata in un corteo pieno di colori e musica. Tante le attività proposte, non solo ludiche. L’obiettivo è “rivendicare i diritti fondamentali per tutte le persone”, ha detto Stefano Todisco, fra gli organizzatori dell’adunanza. La manifestazione è stata seguita complessivamente da 3.000 persone, che si sono riversate per le strade e le piazze di Lecce, da Porta Napoli fino in Piazza Pertini, dove si è concluso il percorso. “È brutto che persone come noi debbano avere una manifestazione per far sì che possano essere viste come normali” ha detto una ragazza al centro del corteo, “perché questa è la natura umana”.

Il corteo per le strade di Lecce
Il corteo per le strade di Lecce

A sfilare anche le mamme

Siamo qui perché è bello che i genitori siano visibili” ha raccontato Gianfranca, una mamma scesa in piazza per sostenere la libertà d’essere dei suoi figli e lanciare un messaggio a tutti i genitori che si nascondono, preoccupati dall’onta del pregiudizio: “noi possiamo essere d’incoraggiamento per i genitori che non sono ancora pronti” ha continuato ai nostri microfoni. Così come Mariarosaria, madre di una figlia trans: “dobbiamo amare i nostri figli come il giorno in cui sono venuti al mondo” ha dichiarato. “Anche io ho fatto un po’ fatica, ma solo per la società, che è discriminante. Si tende ad evitare queste persone, invece sono da amare come tutti quanti” ha concluso.

Carlo Salvemini - Sindaco di Lecce
Carlo Salvemini – Sindaco di Lecce

Riconoscere il diritto ad essere come si vuole

In uno scenario internazionale instabile, che rischia di mettere in discussione anche i diritti fondamentali dell’essere umano, manifestazioni come questa hanno il compito di ribadire l’importanza di ogni persona, contro ogni pregiudizio e discriminazione. “Qui non c’è niente da tollerare” ha detto Carlo Salvemini, “qui c’è da riconoscere il diritto alla felicità di ciascuno. Bisogna farlo ogni giorno”.

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