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Covid 19

Covid, crollano ricoveri in intensiva e tra i bimbi: “In ospedale si può finalmente rifiatare”

“Finalmente negli ospedali possiamo tirare un sospiro di sollievo” spiegano dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere dopo i dati dell’ultimo report covid.
A cura di Antonio Palma
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Il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 circola sempre meno in Italia anche grazie alla stagione estiva e di conseguenza crollano i ricoveri per covid-19, sia ordinari che in terapia intensiva. La conferma arriva dall’ultimo rapporto Fiaso sull’andamento delle ospedalizzazioni covid nel nostro Paese.

Secondo il report della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, infatti, nell’ultima settimana si registra un vero e proprio crollo delle ospedalizzazioni Covid, anche quelle in intensiva che per settimane avevamo registrato una sostanziale stabilità dei numeri percentuali.

Nel dettaglio, secondo i dati della rilevazione del 23 agosto fatta negli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso, il numero dei pazienti ricoverati è diminuito di ben il 19,6%, in una sola settimana.

A pesare su questo dato in particolare proprio il repentino calo dei ricoveri nelle terapie intensive che addirittura fanno registrare un meno 33 per cento. Si conferma però il calo dei ricoveri anche nei reparti Covid ordinari che prosegue il trend positivo cominciato a inizio estate.

La Fiaso spiega che si conferma in particolare un calo maggiore dei ricoverati con Covid cioè coloro che sono in ospedale per altre patologie e sono stati trovati positivi al tampone, sintomo di una diminuzione generale della circolazione del virus.

Per quanto riguarda la composizione dei ricoverati covid, in terapia intensiva, permane un 33% di soggetti non vaccinati mentre tra i restanti ricoverati vaccinati quasi l’80% ha ricevuto l’ultima somministrazione da oltre 6 mesi.

Crollano anche i ricoverati tra i minori e bambini. Nella rilevazione negli ospedali pediatrici aderenti al network sentinella di Fiaso del 23 agosto si registra infatti una significativa diminuzione del 34%.  La classe 0-4 anni è sempre la più colpita (80% dei ricoverati); i neonati sotto i sei mesi sono il 36% del totale.

“Finalmente negli ospedali possiamo tirare un sospiro di sollievo ma senza mai abbassare la guardia, considerato che siamo alla vigilia dell’autunno quando di solito cominciano a circolare virus influenzali” ha dichiarato il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore, aggiungendo: “La campagna vaccinale autunnale sarà fondamentale per mantenere gli ospedali in sicurezza e consentire alle strutture sanitarie di recuperare una nuova normalità dopo due anni: che rappresenti un impegno condiviso da parte di tutti e rimanga fuori dalla polemica politica”.

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